Baby killer a Monza, Bruzzone: «Sono stati manipolati, ma erano consapevoli del gesto»

Baby killer a Monza, Bruzzone: «Sono stati manipolati, ma erano consapevoli del gesto»

di Valeria Arnaldi

Roberta Bruzzone, criminologa, come può un uomo spingere dei ragazzi all'omicidio?
«Ci sono soggetti che hanno ben chiari i rischi di commettere direttamente un crimine e mettono in campo le risorse che hanno, pure giovani sui quali esercitano influenza. È una dinamica manipolatoria. Immagino che lui fosse una sorta di mito per i ragazzi: ha sfruttato la loro fragilità».


Il denaro può avere influito?
«A 14/15 anni si sa che mille euro finiscono presto. Non credo sia stato il fattore rilevante».


Come dei teenager diventano assassini?
«Fatico a pensare che non fossero consapevoli di ciò che facevano. Servirà una valutazione psicologica. Non penso a problematiche psicopatologiche, c'è immaturità di base, ma non spiccata, c'è stata premeditazione. Viviamo in un'epoca in cui la vita degli altri non è messa esattamente sul piano della nostra, che qualcuno possa pensare di eliminare una persona per averne un vantaggio, mi pare di capire che ormai sia una strada fin troppo facile da percorrere».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Aprile 2021, 08:35
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