Lecce, non gradisce la cena e picchia moglie e figlie: marito dovrà restare a 300 metri di distanza

Non gradisce la cena, picchia moglie e figlie: marito dovrà restare a 300 metri di distanza
Per anni avrebbe picchiato moglie e figlie. Ma è quando ha colpito ripetutamente una delle due giovani ragazze, che la moglie ha trovato il coraggio di ribellarsi e denunciarlo. E così è stato disposto l'allontamento da casa per un 57enne di Taviano. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Lecce Giulia Proto su richiesta del pubblico ministero Luigi Mastroniani. L’uomo dovrà rimanere almeno 300 metri lontano da moglie e figlie.

Dalle minacce verbali alle aggressioni fisiche, l'uomo sarebbe andato su tutte le furie per un nonnulla. Una volta perché la cena non era di suo gradimento. Un'altra per l'uscita di una delle due ragazze, quando neppure l’arrivo dei carabinieri riuscì a placarlo mentre continuava a inseguire la figlia brandendo una scopa e insultando la moglie. 

E' stato dopo questo episodio che è scattata la denuncia. E la testimonianza della donna è stata confermata dalle due figlie, che hanno presentato anche il certificato medico nel quale si chiariva che tipo di ferite avessero riportato. 

Davanti al magistrato, il 57enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa, rappresentata dall’avvocato Salvatore Bruno, si è detta convinta che l’indagato ha compreso la gravità dei fatti. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Maggio 2019, 22:18
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