Mirko, ucciso per salvare la mamma. La prof su Fb: «Difendere gli altri era il suo motto». L'omicida ha confessato

Mirko, ucciso per salvare la mamma. La prof su Fb: «Difendere gli altri era il suo motto». L'omicida ha confessato

Il suo motto era «difendere gli altri». Con queste parole la professoressa Luisa Usala, insegnante all’Istituto tecnico Ianas di Tortolì, ha ricordato in un post su Facebook il giovanissimo Mirko Farci, il 19enne ucciso da Masih Shahid, 29enne pakistano ex compagno di sua madre, la 50enne Paola Piras: Mirko era intervenuto per difendere la mamma, aggredita dall’uomo, ma ha avuto la peggio ed è morto lui. 

La donna è rimasta ferita ed è ricoverata in ospedale, mentre l’omicida, catturato dopo una breve fuga, ha confessato. «Sei stato un alunno meraviglioso e non sono parole di convenienza, sono tutte vere, buono gentile, sempre sorridente e bello», scrive Luisa nel suo post, che ha totalizzato decine di commenti, like e condivisioni. «Mi dicesti che tu a casa ci stavi davvero bene, ed è proprio lì che ti ha tolto la serenità quel mostro che altro non può chiamarsi. Difendere gli altri era il tuo motto e te lo sei portato addosso sino ad oggi e per sempre...».

«Oggi vestiamo un lutto così grande e profondo, a scuola tutti a stare in un silenzio assordante, tutti uniti nel dolore e nel rispetto, tutti ad avere un cuore logorato da questo mondo così strano che dal bello in un attimo passa al crudele. Oggi tutti a pregare e meditare, a capire perché tutto ci sembri spesso così lontano da noi ma molte volte è più vicino di quanto si pensi... Non si può giustificare un atto così vile e mostruoso, oggi piangiamo un grande, un ragazzo speciale da sempre». «Oggi piango per te che sei stato tra gli alunni più rispettosi e gentili, buoni e fiduciosi nella vita - conclude l'insegnante - volenteroso e amato da tutti. Oggi è un brutto giorno. Dio confido in te, aiuta la mamma che alla vita rimane attaccata per un filo, aiuta il fratellino, i nonni, gli zii e la zia Stefania. Aiutaci a superare questo momento tragicamente indescrivibile».

L'omicida confessa: «Ma mi ha aggredito lui»

Masih Shahid all'alba si è introdotto nella casa della ex, l'ha accoltellata e ha ucciso Mirko, che si era gettato su di lei per difenderla: il 29enne pakistano ha confessato davanti alla Pm Giovanna Morra e al suo legale Saverio Mereu, nella sede dei carabinieri della Compagnia di Tortolì, in cui ha fornito la sua versione dei fatti e ha cercato di attenuare le sue responsabilità. La donna ora lotta per la sopravvivenza all'ospedale di Lanusei. 

Shahid ha raccontato di essere stato a sua volta aggredito all'interno dell'appartamento, dove si era introdotto arrampicandosi su un pluviale e rompendo il vetro di un finestra.

Contro di lui, secondo il suo racconto, si sarebbe scagliato proprio Mirko che gli avrebbe lanciato un vaso di fiori in testa. Un gesto che non giustifica però la furia omicida del 29enne che ha inferto 17 coltellate al giovane studente e ha martoriato il corpo della madre.

Presente all'interrogatorio anche il medico legale Matteo Nioi che ha visitato il 29enne, per accertare se il racconto sia compatibile con eventuali ferite sul corpo. Il coltello usato per l'omicidio e per il tentato omicidio - queste le accuse mosse dalla Procura di Lanusei - è stato ritrovato dagli investigatori: si tratta di un coltello da cucina che appartiene alla famiglia. Gli inquirenti capire se è stato prelevato nell'appartamento di Paola Piras o nella pizzeria al piano terra gestita dalla sorella della vittima. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Giugno 2021, 13:19
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