Il ministro della Salute Speranza a Rai Radio2: «Vorrei portare mio figlio allo stadio, ma ora non è la priorità»
Leggi anche > Riapertura stadi per un terzo, il viceministro Sileri: «All'Olimpico possibili 20-25mila spettatori»
Il ministro è intervenuto nel programma ‘Non è un paese per giovani” con Massimo Cervelli e Tommaso Labate. E alla domanda diretta dei conduttori, «qualora passasse l’indicazione di ripopolare i grandi stadi ed essendo lei un tifoso, porterebbe suo figlio sugli spalti?», Speranza ha risposto: «Non porterei mio figlio di 7 anni allo stadio perché credo ci sia bisogno di cautela. Da papà’ in questo momento mi sento di evitarlo, aspetterei».
Ed ancora, «stamattina la commissaria europea alla salute ha detto in conferenza stampa parole serie che non possono essere sottovalutate. Cioè che in Europa ricomincia ad esserci un problema. Ci sono paesi europei che stanno peggio ora di come stavano a febbraio, marzo. Serve tenere ancora molto alto il livello d’attenzione. Il rischio zero non esiste: noi stiamo cercando di trovare tutte le condizioni per abbassare il più possibile il rischio. Rischio zero vorrebbe dire un nuovo lockdown, ma questo non si può più fare, abbiamo bisogno che il paese riparta», ha concluso il ministero della Salute.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Settembre 2020, 16:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA