Maxi rogo in ditta chimica, incubo tossico su Milano

Maxi rogo in ditta chimica, incubo tossico su Milano

di Enrico Chillè

Prima il boato delle esplosioni, poi l’incendio devastante e infine una nube nera che si è alzata in un’area vastissima. Sono bastati pochi istanti per scatenare l’inferno nell’hinterland di Milano dopo il maxi-incendio che ieri mattina si è sprigionato a San Giuliano Milanese. Tutto è accaduto in poco tempo, intorno alle 10: all’interno della Nitrolchimica, azienda che si occupa del recupero di solventi e dello smaltimento di rifiuti pericolosi, un’esplosione ha causato prima un vuoto d’aria e poi un incendio, con un’enorme nube nera che si è alzata in cielo, visibile a diversi chilometri di distanza.

Sono sei i feriti, di cui uno gravissimo: si tratta di un 44enne di Marzano (Pavia), ricoverato in prognosi riservata al San Gerardo di Monza con ustioni di secondo e terzo grado al volto, al torace e agli arti. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato che l’incendio si estendesse anche alle aziende vicine: per contenere le fiamme e domarle dopo sette ore, senza tuttavia spegnerle del tutto, è stato necessario il lavoro di ben venti diverse squadre. Nel frattempo, le aziende limitrofe avevano potuto riaprire, ma tenendo le finestre chiuse e gli impianti di condizionamento spenti.

L’intervento dei vigili del fuoco, per spegnere completamente l’incendio, è andato avanti per tutta la notte. Dopo il soccorso ai feriti e l’intervento dei pompieri, l’allerta ha riguardato l’impatto ambientale e la salute dei cittadini. Il sindaco di San Giuliano Milanese, Marco Segala, per precauzione ha subito invitato i cittadini a chiudere le finestre. Poi, qualche ora dopo, un piccolo sospiro di sollievo: l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) della Lombardia, nei rilevamenti non ha riscontrato criticità nella qualità dell’aria. Già avviate le indagini sul disastro. Il rogo sarebbe partito da un macchinario su cui stavano lavorando alcuni dei feriti.

La Procura di Lodi indaga per incendio colposo e lesioni plurime colpose in violazione di norme sulla sicurezza del lavoro. Ipotesi di reato che potrebbero cambiare nelle prossime ore o nei prossimi giorni, in base agli sviluppi delle indagini. Gli operai che hanno soccorso per primi i loro colleghi, però, assicurano: «Qui non ci sono mai stati pericoli o problemi di sicurezza».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Settembre 2022, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA