«Ha trovato un dito con un anello?». Lo strano caso delle falangi perdute

«Ha trovato un dito con un anello?». Lo strano caso delle falangi perdute

di Giammarco Oberto

A Milano, nell’obitorio di piazzale Gorini, c’è un dito in attesa di proprietario. Da qualche parte tra le foglie a ridosso della cancellata di una ricicleria dell’Amsa - un centro per il deposito di rifiuti ingombranti, dai mobili alle vecchie tv, in piazzale delle Milizie - c’è un anello che ancora non è stato trovato ma che ornava quel dito. E da qualche altra parte, probabilmente in uno dei campi rom della città, c’è un uomo che ha perso uno e l’altro. E non è chiaro se tenesse più al dito o all’anello. Di certo non andrà a reclamare quelle due falangi del suo anulare destro: significherebbe autodenunciarsi di furto. Ma quel dito può parlare: se l’uomo è schedato, le impronte digitali diranno chi è.

Di dita mozzate sono piene le commedie, più o meno black: da Four Rooms a Il grande Lebowsky, fino a Monterossi, la fiction con Bentivoglio ora su Amazon Prime. E anche la storia del dito trovato a Milano ha un incipit grottesco. «Scusi, ma cosa sta facendo? Ha perso qualcosa?» ha chiesto una guardia giurata in servizio alla ricicleria mercoledì mattina a un uomo sorpreso a frugare nell’erba vicino alla cancellata. E quello, senza neppure alzare lo sguardo da terra: «Non si preoccupi, sto cercando il dito di un amico, con un anello».

Ma ormai il vigilante si era insospettito e l’uomo è salito su un’auto che lo stava aspettando con un compare al volante e si è defilato.

Le guardie giurate hanno chiamato il 112. «C’erano due persone sospette, sicuramente rom, cercavano un dito». Un rapido sopralluogo ed ecco la sorpresa: un dito anulare destro, seminascosto dalla foglie, però senza anello. Ed è bastato uno sguardo agli spuntoni della cancellata e scorrere le immagini delle telecamere di sicurezza per capire perché quel resto umano fosse lì: si vede un’auto fermarsi, verso le 20, due uomini scendere e scalare la recinzione. Una recinzione che era stata piazzata nel 2014 proprio per contrastare i furti continui: barriera anti rom, l’avevano chiamata. Ma pochi minuti dopo le telecamere inquadrano di nuovo due ladri, che scavalcano di nuovo, disturbati dalla ronda dei vigilanti. E in un attimo l’incidente: uno spuntone della cancellata si infila tra anello e dito, il peso del corpo del ladro che si lascia cadere dall’altra parte fa il resto: due falangi del dito si strappano di netto. Ma non c’è tempo per cercare dito e anello: i due saltano in auto e scompaiono nella notte. E ora c’è un dito all’obitorio.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Gennaio 2022, 11:43
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