Migranti, crollo degli sbarchi nel 2018: -75% nel primo trimestre

Migranti, crollo degli sbarchi nel 2018: -75% nel primo trimestre
Crollo degli sbarchi di migranti nei primi tre mesi del 2018: secondo gli ultimi dati diffusi dal Viminale, sono 6.161, il 75 per cento in meno rispetto ai 24.278 registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Il calo è acora più netto per quanto riguarda gli stranieri partiti dalla Libia: sono 4.399, contro i 23.549 del 2017. Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, rivendica i risultati: «C'è una riduzione degli sbarchi per il nono mese consecutivo. Abbiamo messo in campo un modello che tiene insieme umanità e sicurezza e questo è un orgoglio per il nostro Paese». Gli sbarchi, però, protrebbero subire un incremento con l'arrivo della bella stagione. Le partenze, peraltro, non si sono arrestate del tutto. Tra ieri e oggi, la Aquarius di Sos Mediterranee, l'ultima nave umanitaria rimasta nel canale di Sicilia dopo il sequestro della Proactiva Open Arms disposto dalla procura di Catania, ha salvato 253 migranti (tra loro tanti minori) che si trovavano a bordo di due gommoni in difficoltà, rispettivamente a 23 e a 38 miglia dalle coste libiche.

Ieri ha ripreso a navigare anche la Seefuchs, della tedesca Sea Eye.
E nel mondo delle ong si moltiplicano gli appelli all'Italia a non criminalizzare l'attività di soccorso in mare. Un problema che sarà sul tavolo del prossimo Esecutivo. Eritrei (1.551) e tunisini (1.187) sono i più numerosi tra i migranti sbarcati nel primo trimestre dell'anno. Seguono i nigeriani (363), i pakistani (288) e i libici (239). I minori non accompagnati arrivati sono in tutto 909. Continuano a migliorare anche i dati della relocation: i richiedenti asilo trasferiti in altri Paesi europei secondo lo strumento messo in campo dalla Commissione Europea sono saliti a quota 12.354. La Germania è la nazione che ne ha accolti di più (5.221).

Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Marzo 2018, 22:07
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