Naufragio al largo di Lampedusa, dopo la tragedia del 30 giugno scorso sono stati rinvenuti il relitto e alcuni corpi dei migranti. La Guardia costiera ha localizzato l'imbarcazione a 90 metri di profondità.
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Secondo fonti investigative le persone scomparse sarebbero nove. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il sostituto Maria Barbara Cifalinò hanno disposto che vengano realizzate delle foto e delle videoriprese del relitto e dei corpi in modo da avere il maggior numero di informazioni utili alle indagini. Le ricerche, con il robot della Guardia costiera, erano iniziate lo scorso martedì. Ripetuti e tutti vani i tentativi effettuati, almeno fino al pomeriggio di oggi.
Secondo le ipotesi iniziali, il relitto - naufragato lo scorso 30 giugno fra Lampedusa e l'isolotto di Lampione - avrebbe dovuto trovarsi a circa 60-70 metri. In realtà è stato appurato oggi, l'imbarcazione colata a picco si trova a 90 metri. Nella tragedia hanno perso la vita sette donne, una delle quali incinta di 2 mesi; 46 sono stati invece i superstiti.
Lampedusa, oggi altri sbarchi di migranti
Altri 51 migranti, su due diversi barchini, sono stati tratti in salvo nelle acque antistanti a Lampedusa. Salgono a 8, con un totale di 121 persone, gli sbarchi di oggi. Sul primo barchino, intercettato a 18 miglia sud ovest di Lampione, c'erano 21 migranti, fra cui due donne e cinque bambini tutti di nazionalità tunisina. Nel secondo, bloccato a 18 miglia e mezzo da un'altra motovedetta delle Fiamme gialle, c'erano invece 30 migranti, di 12 donne e 8 bambini di nazionalità Costa d'Avorio e Guinea. Anche loro sono stati portati, dopo un primo triage sanitario effettuato a molo Favarolo, all'hotspot di contrada Imbriacola da dove, oggi, sono stati trasferiti sulla nave quarantena ancorata a Cala Pisana 343 ospiti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Luglio 2021, 22:48
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