San Gennaro Vesuviano, papà lancia la figlia dal balcone. La disperazione della mamma medico: ha provato a rianimarla
Nella Basilica dedicata al santo che i baresi definiscono «amante dei forestieri» i migranti si sono ordinatamente accomodati tra i banchi esponendo cartelli in cui chiedevano se in Italia siano ancora in vigore le leggi sul lavoro. «Da parte nostra c'è un atteggiamento di difesa senza se e senza ma della dignità umana», ha detto mons.
Cacucci incontrandoli ed evidenziando l'importanza di «migliorare la seconda accoglienza» perché «fino a quando non riusciremo a realizzare questo, si alimenterà da una parte l'idea di invasione e dall'altra non si riconoscerà dignità umana». Cacucci ha anche invitato tutti a «non fermarsi alla denuncia ma fare proposte concrete». L'iniziativa è stata organizzata dal Coordinamento Lavoratori agricoli USB Foggia come «una lotta contro l'indifferenza della Regione Puglia e del Governo gialloverde - ha spiegato il rappresentante sindacale Aboubakar Soumahoro - che cerca di trasformare una questione sociale in una questione di pubblica sicurezza». «Nelle campagne del foggiano - ha detto ancora - si continua con l'attacco alle 'baracchè, per radere al suolo i campi dei braccianti senza una soluzione alternativa». I braccianti chiedono risposte dalle istituzioni ma hanno scelto un luogo di culto per far sentire la loro voce perché «Papa Francesco - hanno spiegato - dice che 'il lavoro conferisce dignità all'uomò, invece il nostro è un lavoro privo di dignità e diritti. Per questo abbiamo deciso di lottare per la riconquista dei diritti sindacali, abitativi, previdenziali e di sicurezza sul lavoro. Una lotta in ricordo dei tanti braccianti morti nella filiera agricola e per chiedere il rilascio del permesso di soggiorno al fine di uscire dall'invisibilità imposta».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Luglio 2019, 20:21
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