Migranti, sbarca a Lampedusa con il barboncino al guinzaglio: «Cerchiamo lavoro e libertà»
Altri sette tunisini sono stati rintracciati, dalla Guardia di finanza, sugli scogli di Portu 'Ntoni, accanto a Cala Croce. I migranti sono riusciti ad arrivare sulla terraferma e stavano abbandonando il barchino che gli aveva consentito l'approdo quando sono stati avvistati ed è scattato l'allarme. L'area di Portu 'Ntoni e Cala Croce sono tradizionalmente affollate dai turisti.
«Sono stata 15 anni in Italia, poi sono tornata nel mio paese e ora sono tornata di nuovo in Italia perché mi piace. Spero di trovare un lavoro e la libertà perché in Tunisia è piena di carceri, è piena di schifo». Lo ha detto la donna tunisina proprietaria del cane barboncino dopo lo sbarco a molo Madonnina a Lampedusa (Ag). Intervistata da News Mediaset la donna - occhiali da sole e zainetto in spalla - ha ricostruito il viaggio: «Abbiamo comprato, tutti quanti, una barca. Ognuno di noi ha dato un poco di soldi e abbiamo guidato per arrivare qua». Accanto a lei un uomo, con canottiera, pantaloncino e cappellino, che è, all'improvviso, è sbottato: «Sono scappato dal mio paese, paese di m..».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Luglio 2020, 16:32
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