Migrante ucciso a Vibo, fermato l'uomo indagato. «Vendetta per i continui furti»

Migrante ucciso a Vibo, fermato l'uomo indagato. «Vendetta per i continui furti»
È stato sottoposto a fermo Antonio Pontoriero, il 43enne di San Calogero già indagato per l'omicidio di Soumayla Sacko, il 39enne del Mali ucciso sabato sera nel paese vibonese mentre, con due connazionali, stava prendendo delle lamiere da una vecchia fornace abbandonata. Il fermo è stato disposto dalla Procura ancora prima dell'esito dei risultati dello stub ed è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Tropea. 

Si è trattato di una vendetta contro i continui furti ad aver armato la mano di Antonio Pontoriero l'uomo fermato dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso a colpi di fucile il 29enne Soumayla Sacko e ferito altri due connazionali lo scorso 2 giugno nella ex fornace di località Tranquilla a San Calogero. Vendetta motivata, secondo quanto hanno ribadito i carabinieri, per la continua presenza di extracomunitari in quella che il presunto autore dell'omicidio riteneva fosse ancora una sua proprietà. Sarebbe dunque questo il movente, confermato dagli investigatori dell'Arma.



Il fermo di Antonio Pontoriero è scattato nella notte alla luce di un'ulteriore assunzione di informazioni che hanno confermato un «quadro che era evidente sin dall'inizio». È quanto si è appreso alla Procura di Vibo Valentia in merito al provvedimento scattato a carico dell'uomo accusato dell'omicidio di Soumayla Sacko.

L'uomo è accusato di omicidio e porto e detenzione illegale di arma. Pontoriero era stato iscritto nel registro degli indagati già nelle ore immediatamente successive al delitto alla luce delle dichiarazioni dei due maliani che erano con la vittima e alla corrispondenza delle loro descrizioni con le caratteristiche somatiche, il tipo di abbigliamento e l'auto posseduta. L'uomo era anche stato sottoposto alla prova dello stub ma gli inquirenti hanno ritenuto di avere un quadro già ben delineato anche in assenza dei risultati della prova che devono ancora arrivare.

Il movente è stato reso noto nel corso della conferenza stampa durante la quale sono state ripercorse tutte le fasi che hanno portato all'emissione del provvedimento a firma del pm Ciro Luca Lotoro della Procura di Vibo Valentia nei confronti dell'uomo al quale stamani all'alba è stato notificato il fermo di indiziato di delitto.
Pontoriero è parente di uno degli ex custodi dell'area sequestrata nella quale sono stati trovati metalli pesanti, finito a processo per l'inchiesta che ne scaturì nel 2007.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 12:49
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