Alpinisti dispersi nel torinese trovati morti
Sempre in mattinata si era già registrata un'altra morte sulle montagne lombarde. Attorno alle 8.20 a Valbondione in località Tre Croci nella Bergamasca, un 47enne residente a Berzo San Fermo (Bergamo) che stava affrontando una giornata in solitaria è precipitato lungo un sentiero dopo essere scivolato, ancora probabilmente a causa del ghiaccio. «Non utilizzava i ramponi», hanno spiegato gli uomini del Soccorso Alpino che hanno recuperato il corpo senza vita dell'uomo che procedeva sul sentiero conosciuto come «Lo scarico», a 1700 metri, un percorso alternativo che porta al rifugio Curò. È precipitato davanti ad altri escursionisti che hanno chiamato i soccorsi arrivati quando ormai il 47enne era già morto.
Si tratta delle ultime due morti in ordine di tempo in questo inizio anno, dopo i decessi sulla neve di due bambine avvenuti nel corso della settimana. Emily Formisaro, 8 anni, morta sul colpo su una pista del Corno del Renon dopo essersi schiantata contro un albero con lo slittino sul quale viaggiava anche la madre ricoverata in condizioni disperate a Bolzano. La donna e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico sono indagati per omicidio colposo.
Sulla pista da sci Imbuto di Sauze d'Oulx, in Val di Susa a Torino era invece morta Camilla, 9 anni, caduta con gli sci sotto gli occhi del padre e finita violentemente contro una barriera frangivento lungo una pista ora posta sotto sequestro dalla Procura di Torino.
Quattro in questo caso le persone iscritte nel registro degli indagati. È invece ricoverato in ospedale in gravi condizioni a Como un 14enne di origine cinese che sabato nel Lecchese è caduto mentre stava sciando con gli amici. L'adolescente era sulla pista ai piani di Bobbio. È stato soccorso e trasportato all'ospedale di Como con l'elisoccorso giunto da Bergamo per un grave trauma cranico-facciale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Gennaio 2019, 10:43
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