Coronavirus, possibili novità in arrivo sui mezzi pubblici: «Maggiori controlli, uscite scaglionate di scuole e uffici»

Mezzi pubblici, le possibili novità: «Maggiori controlli, uscite scaglionate di scuole e uffici»

di Alessia Strinati

Crescono i contagi di coronavirus e la preoccupazione tra gli esperti. Ora l'attenzione sembra concentrarsi sui trasporti pubblici dove sempre più spesso si registrano pienoni di persone e dove le possibilità di contagio aumentano esponenzialmente

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Il punto è che la gestione del trasporto pubblico deve conciliare salute pubblica ed efficienza del servizio. Per oggi è prevista una riunione al ministero dei Trasporti a riguardo. Alcune Regioni hanno proposto la didattica a distanza per le scuole, per limitare gli affollamenti sui bus e metro, ma questa proposta si scontra con un altro nodo cruciale, quello della scuola e la necessità di garantire agli studenti la giusta istruzione (e purtroppo non in tutte le realtà geografiche e sociali la DAD ha funzionato).

Le regioni chiedono quindi al governo sussidi per 300 milioni di euro, visto che ridurre le capienze dei mezzi lascerebbe a piedi circa 275mila persone al giorno e questo comporterebbe lo studio di trasporti alternativi.

L'ultimo Dpcm parla di una capienza di trasporti all'80%, che però nell'atto pratico difficilmente viene realizzata, motivo per cui medici ed esperti avevano chiesto un ritorno al 50%. Già in passato si erano proposti ingressi scaglionati e aperture delle Ztl, motivo per cui prima della scadenza del Dpcm, prevista per il 13 novembre, il Governo potrebbe intervenire sul tema dei trasporti e fare delle modifiche, come maggiori controlli orari di ingresso e uscita scaglionati per uffici e scuole superiori, apertura delle Ztl,  non si esclude nemmeneo un ulteriore potenziamento dello smart working. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Ottobre 2020, 10:30
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