Messina, studentessa di Medicina strangolata. Il compagno: «L'ho fatto perché mi ha trasmesso il coronavirus». Ma lei era negativa

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di Alessia Strinati
Lorena Quaranta è stata uccisa dal suo fidanzato perché era convinto che gli avesse trasmesso il coronavirus. Antonio pace ha ammesso di aver strangolato la sua compagna a Furci Siculo (Messina) perché era convinto che la ragazza, che si stava per laureare in medicina, le avesse in qualche modo trasmesso il covid-19.

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Si tratta però di accuse deliranti, come confermano le autorità e i test negativi effettuati sia sul ragazzo che sulla vittima. Da subito Antonio è sembrato confuso, pare che dopo il delitto, che si è consumato nell'appartamento dove i due vivevano insieme da 3 anni, abbia anche provato a suicidarsi tagliandosi i polsi. Antonio di Pace è un infermiere, studente al primo anno di odontoiatria, secondo i conoscenti e gli amici della coppia i due non avrebbero mai avuto alcun problema, ma soprattutto non ci sarebbero mai stati episodi precedenti di violenza.

Si erano conosciuti nei corridoio del Policlinico di Messina dove Lorena stava svolgendo il tirocinio in medicina. Dopo la laurea Lorena si sarebbe dovuta specializzare in pediatria. Antonio viene descritto come un ragazzo tranquillo, equilibrato, in pubblico nessuno dei due aveva mai dato modo di pensare che fosse una relazione malsana. Restano ancora da capire le motivazioni che lo avrebbero spinto a compirere un simile gesto. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2020, 16:15
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