Messina, picchiava a sangue la nonna per estorcerle denaro. Lei si ribella e lo fa arrestare
di Mario Meliadò
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A entrare in azione – su richiesta della Procura peloritana e conforme decisione del giudice per le indagini preliminari – i carabinieri della stazione di Messina Bordonaro, che hanno fatto scattare le manette ai polsi del nipote snaturato con l’accusa d’estorsione e lesioni personali aggravate.
Stando agli investigatori, nel corso di mesi, alla nonnina parsi interminabili per le angherie sofferte, le richieste di soldi da parte del giovane parente erano continue e insistenti. Quando l’anziana non riusciva a soddisfarle o si rifiutava, erano botte da orbi.
Rappresaglie inaudite e violentissime, senza risparmiarle calci, pugni e schiaffi: in varie occasioni, il nipote continuava a infierire anche quando la donna era ormai a terra inerme, dolorante.
Questo stato di cose è proseguito soprattutto perché il 32enne teneva la nonna in uno stato di terribile, perenne violenza fisica e psicologica. Di gravità sempre crescente le conseguenze delle sue percosse: nell’ultima occasione, lo sciagurato avrebbe afferrato l’anziana per il collo, stringendola fino quasi a soffocarla, facendole perdere il respiro.
A questo punto l’anziana vittima s’è decisa a denunciare il parente-aguzzino, che adesso è rinchiuso nel penitenziario messinese di Gazzi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2020, 15:40
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