Messina Denaro e gli audio su Putin: «L'Ucraina ha torto, in Donbass migliaia di morti ma i giornali non lo dicono»

Le chat segrete con una donna diffuse ieri a Non è l'Arena da Giletti: il boss mafioso si improvvisa esperto di geopolitica

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di Redazione Web

Fosse stato per lui, la guerra sarebbe finita già da un pezzo. Nei deliri del super boss Matteo Messina Denaro ci sono anche le considerazioni sul conflitto in Ucraina, sulla figura di Zelensky e quella di Vladimir Putin. Le responsabilità, secondo il boss arrestato - che negli audio si improvvisa esperto di geopolitica - sono chiare e ben attribuibili ai protagonisti, con percentuali diverse. La sua personalissima analisi di guerra emerge dalle chat scambiate con una donna conosciuta alla clinica "La Maddalena" che ieri sera era collegata con la trasmissione "Non è l'Arena" di Massimo Giletti su La7. 

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Messina Denaro, le chat segrete

Nel corso della puntata sono stati svelati, in esclusiva, audio e messaggi inediti sulla guerra in corso in Ucraina: «Quando ci fu Chernobyl nell’86 mia mamma ospitò due ragazze ucraine di famiglie molto ricche - il suo racconto -. Sono state trattate su un vassoio d’argento per due anni, ma quando se ne andarono non si fecero più sentire. Mia madre cercò di contattarle ma non diedero più risposta. Quella gente è così... So che tu sei pro Ucraina, io invece sono pro civiltà, ma gli ucraini hanno torto.

Il primo di tutti è questo… pseudo presidente (Zelensky, ndr). Uno zero, che sta facendo morire un sacco di civili per fare il megalomane, perché lui vorrebbe una guerra mondiale».

 

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Poi l'attacco a Europa e Stati Uniti e l'elogio di Putin: «Perché invece di fornire armi, gli Stati occidentali non dicono a questo presidente di dimettersi? Sistemare le cose e fornire aiuti umanitari... Nel momento in cui si arriverà a questo ti assicuro che io sarò il primo a fare beneficenza a queste persone. Non è Putin che vuole mettere i missili in America, è il contrario: sono gli americani che vogliono mettere i missili da Putin. Ovviamente se Putin non fosse una potenza nucleare, l’America lo avrebbe già bombardato, come hanno fatto in Libia. Il discorso nasce nel 2014, hanno fomentato un colpo di stato, è salito questo... ed è da 8 anni che uccidono persone nel Donbass. In questi anni sono morti migliaia di russi, ma tu non lo sapevi perché i giornali non dicono nulla. Ora se ne accorgono perché i morti sono dall’altra parte».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 11:35
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