Salvatore Longo arrestato in Messico, era latitante dal 2007 e aveva una falsa identità

Salvatore Longo arrestato in Messico, era latitante dal 2007 e aveva una falsa identità
Fine della latitanza per Salvatore Longo, 45enne napoletano che dal 2007 aveva fatto perdere le proprie tracce in seguito a una condanna di nove anni per estorsione e usura. L'arresto, avvenuto in Messico, dove l'uomo si era rifugiato con una falsa identità, è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia di Padova.



Secondo le indagini della procura di Verona l'uomo, che viveva con la moglie e due figli a Tijuana dove gestiva un'attività di ristorazione, avrebbe commesso reati nelle province di Verona e Brescia tra il 2005 ed il 2009, dunque anche durante la latitanza, applicando a diversi commercianti del settore dell'abbigliamento tassi di usura annui superiori al 200%. Attività che facevano riferimento al clan camorristico Ricciardi, operante nella zona nord di Napoli.

Le indagini della Dia hanno consentito di accertare che Longo era entrato negli Stati Uniti al confine tra California e Messico nel 2006, utilizzando il passaporto italiano. Nel 2017 si era separato dalla moglie italiana, e aveva spostato una donna messicana dalla quale ha avuto due figlie. Gli investigatori sono riusciti a localizzare la famiglia a Tijuana dove Longo viveva utilizzando documenti falsi intestati a Francisco Javier Gonzales. Sono così state attivate le autorità messicane, grazie al supporto del Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) e della Direzione Antidroga, che hanno espulso il latitante verso l'Italia. Longo è stato arrestato durante lo scalo tecnico a Madrid.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Gennaio 2018, 09:07
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