Leggi anche > Fase 2, Brusaferro: «Se i contagi risalgono, pronti a tornare al lockdown»
«Io da cattolico non sono per niente contento», aggiunge l'infettivologo. «È il momento che la politica faccia un passo avanti. Il virus ha 4 mesi di vita, dove sta scritto che te lo prendi andando a messa? Io non sono d'accordo con gli esperti del Comitato tecnico scientifico che hanno deciso di non riaprire le chiese. Ci sono chiese enormi dove è possibile fare il distanziamento. Il rischio di essere contagiati durante una funzione è lo stesso se si va al supermercato».
«Il Governo ha osato poco rispetto ai numeri in riduzione.
Mi aspettavo una ripartenza, si è voluta mantenere invece una cautela», ha aggiunto commentando le misure annunciate ieri sera dal premier Conte sulla fase 2. «Occorre però guardare cosa fanno gli altri, io sono a Genova a pochi chilometri dalla Francia, a Nizza tra 15 giorni ripartono - rimarca Bassetti - Non si possono chiudere gli occhi rispetto a quello che fanno gli altri Paesi. Forse Conte ha voluto permettere anche una certa indipendenza alle Regioni, e questo non è del tutto sbagliato, perché ci sono Regioni che stanno decisamente meglio rispetto ad altre che invece hanno numeri ancora non troppo buoni», conclude Bassetti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Aprile 2020, 13:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA