Mensa a scuola, la legge scontenta alcuni genitori: ecco perché

Mensa a scuola, la legge scontenta alcuni genitori: ecco perché
La sentenza dello scorso anno del tribunale di Torino aveva fatto esultare i genitori che preferiscono far mangiare a scuola i figli con cibi portati da casa, ma ora qualcosa sta per cambiare e quegli stessi genitori sono sul piede di guerra. I sostenitori del panino e della 'schiscetta', infatti, tuonano contro quanto previsto dall'articolo 5 del disegno di legge sulla ristorazione collettiva (riguardante anche le scuole e gli ospedali). Ecco perché.

Nel testo dell'articolo si legge infatti che "I servizi di ristorazione scolastica sono parte integrante delle attività formative ed educative erogate dalle istituzioni scolastiche". Governo e Parlamento, quindi, hanno l'intenzione di inserire l'obbligo non della mensa, ma dei pagamenti dei servizi. Un colpo di mano che ha fatto infuriare i genitori che tanto si erano battuti per far portare ai figli il cibo da casa.

La norma dovrà prima essere approvata ed eventualmente corretta dalla commissione Agricoltura del Senato entro l'estate e, successivamente, da quella per l'Istruzione. Solo dopo il testo andrà alle camere per il voto. Intanto, però, come riporta anche Repubblica.it, alcuni genitori hanno pensato di prendere le adeguate contromisure: c'è anche chi medita un cambio di sezione, in modo da far passare i figli dal tempo pieno a quello normale e far sì che possano pranzare a casa. La battaglia è solo all'inizio.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Luglio 2017, 19:30
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