Anziana legata al letto in ospedale in mezzo a urina e sangue
Il ragazzo - si legge in una nota dell'Ausl Centro - ha accusato da ieri malessere con vomito e cefalea, in nottata è stato portato al Pronto soccorso del San Giuseppe e subito sottoposto agli accertamenti e alle cure del caso. L'Unità funzionale di Igiene pubblica di Empoli del Dipartimento di Prevenzione ha immediatamente attivato l'inchiesta epidemiologica e le procedure per la profilassi sulle persone che nei giorni scorsi hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con il paziente, perché solo per questi - precisa l'azienda sanitaria - è necessaria la copertura antibiotica. Il meningococco è un batterio che non vive nell'ambiente, prosegue l'Ausl.
Pertanto, al di là della profilassi dei soli contatti stretti, non sono necessari ulteriori provvedimenti, né occorre procedere a pulizie particolari o a disinfezione degli ambienti frequentati dal malato, né chiudere la scuola o sospendere le attività scolastiche.
Nel territorio dell'ex Asl 11 toscana si tratta del «primo caso di malattia meningococcica che si verifica nel 2018. Si ricorda - prosegue l'azienda - che il meningococco B è un microrganismo diverso rispetto al meningococco C responsabile dei casi verificatisi in Toscana nel biennio 2015-2016, e che il caso in questione è una meningite che, pur nella gravità, ha generalmente una prognosi migliore rispetto alla sepsi. Sporadici e isolati casi di tale infezione avvengono pressoché ogni anno. Si ricorda infine che la vaccinazione anti meningococco B è inserita nel calendario vaccinale dell'infanzia ed è offerta gratuitamente a tutti i bambini nati a partire dal 1 gennaio 2014 e ai soggetti di qualsiasi età affetti da alcune patologie a rischio».
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Dicembre 2018, 20:45
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