Meloni e Fdi contro il Museo Egizio per gli sconti alle coppie arabe: ecco cosa è successo

Meloni e Fdi contro il Museo Egizio per gli sconti alle coppie arabe: ecco cosa è successo
Una vera e propria polemica che si è protratta per tutto il fine settimana e che sembra non volersi stemperare, alimentata anche da notizie prontamente smentite. Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia dichiarano guerra al Museo Egizio di Torino, anzi no.



Tutto è cominciato qualche settimana fa, quando era emersa la notizia di alcuni sconti, riservati a giovane coppie arabe, sul prezzo del biglietto d'ingresso del museo torinese che ospita molti reperti egizi donati o prestati dal governo egiziano. Non si tratta, ovviamente, dell'unica promozione adottata dal museo, ma senza dubbio della più eclatante: in molti, infatti, non hanno apprezzato questa politica di sconti riservata in larga misura a persone di religione musulmana.

Proprio per questo motivo Giorgia Meloni, accompagnata da alcuni militanti di Fdi, venerdì scorso era giunta a Torino per un incontro con Christian Greco, il direttore del museo. In maniera pacata e assolutamente elegante, l'uomo ha spiegato alla Meloni, la quale rivendicava una presunta discriminazione nei confronti dei cristiani, che ci sono molte promozioni anche per i giovani e le coppie italiane, senza dimenticare che in Egitto ci sono decine di milioni di cristiani copti, la più ampia minoranza religiosa di tutto il Medio Oriente.



Basta guardare il video pubblicato per primo da Torino Oggi per rendersi conto che dal punto di vista dialettico non c'è stata storia: Greco ha replicato con stile e gentilezza a ogni accusa che gli veniva mossa. Nella giornata di ieri, poi, un colpo di scena: uno dei portavoce di Fdi, Federico Mollicone, aveva criticato ferocemente il Mibact per la solidarietà nei confronti di Greco. La notizia, poi, sempre secondo Mollicone, è stata ingigantita dalle agenzie di stampa che hanno poi diffuso questo messaggio: 'Fdi, con noi al governo sarà rimosso il direttore del Museo Egizio'. Lo stesso Mollicone si è poi affrettato a smentire di aver pronunciato quelle parole, così come ha fatto oggi uno dei dirigenti del partito, Guido Crosetto: «Il nostro portavoce è stato male interpretato. Si riferiva ai vertici del ministero dei Beni Culturali non al direttore del museo e ha fatto benissimo a ricordare loro che hanno sbagliato a cavalcare politicamente questa notizia, perché sono nominati politicamente e sono soggetti a verifica politica quando cambia l'esecutivo».

MELONI: "BUFALA INVENTATA PER COPRIRE UN'INIZIATIVA IDIOTA" «La notizia secondo cui Fratelli d'Italia vorrebbe cacciare il direttore del museo Egizio è una bufala inventata dalla stampa» e «montata ad arte dalla sinistra per coprire una iniziativa idiota del museo». Così ha detto Giorgia Meloni a Milano tornando a criticare i biglietti scontati per gli arabi.

"SCONTI ETNICI RAZZISTI", SALVINI RINCARA LA DOSE «È razzismo fare sconti etnici. Detto questo andremo al governo non per rimuovere ma per promuovere, per valorizzare e defiscalizzare chi investe in cultura. Valuteremo i manager in base ai risultati». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha risposto sulla polemica scatenata da Fratelli d'Italia sull'eventuale sostituzione del direttore del Museo Egizio, se il centrodestra vincerà le elezioni. «L'hanno smentito come è giusto che sia - ha risposto Salvini al termine di un appuntamento elettorale in un mercato alla periferia ovest di Milano -. Noi valuteremo le persone sui risultati. Detto questo, essendo in Italia eventuali sconti siano per le famiglie italiane».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Febbraio 2018, 13:08
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