Il paziente al centro delle cure per le patologie che colpiscono orecchio, naso e gola: a Napoli parte "Nasion"

Il paziente al centro delle cure per le patologie che colpiscono orecchio, naso e gola: a Napoli parte "Nasion"

di Mario Fabbroni

Non sarà solo Medicina, anche se si parte da qui. Perché a "Nasion" convegno scientifico nazionale promosso da AIVAS (Associazione Italiana Vie Aeree Superiori), il filo conduttore sarà soprattutto il dialogo: quello tra le diverse specializzazioni che si occupano della cura della malattie che colpiscono le vie aeree superiori ma anche l'apparato digerente, e quello - forse ancora più delicato - che riguarda i rapporti tra medico specialista e paziente. Un'esigenza che il Covid ha messo sicuramente in primo piano.

La terza edizione di "Nasion" si tiene presso il Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II di Napoli, il 7 e l'8 ottobre. Ai lavori parteciperanno i massimi esperti nazionali di orl, pediatria, allergologia e pediatria.

Oltre a "guarire", la medicina deve prendersi "cura" della persona, motto dell'indimenticato professor Antonio Varricchio, capostipite di un nuovo modo di affrontare le patologie che attaccano orecchio, naso, gola e sistema digerente. Così le sezioni di Nasion non saranno più divise per specialità mediche quanto per le situazioni che si vengono a creare con lo "Sguardo" (ne parlerà Chiara Scardicchio), l' "Abbraccio" (trattato da Gigi Verdi), l' "Ascolto" (a cura di Gianni Criveller) e la "Parola" (tema affrontato da Gianni Marmorini).

"Con l'aiuto di questi grandi cultori dell'Uomo - dichiara Attilio Varricchio, docente di Otorinolaringoiatria presso l'Università del Molise e presidente AIVAS - vogliamo andare oltre la pura conoscenza scientifica e soffermarci su quella Filosofica ed Emozionale, per migliorare il nostro approccio al malato e alle sue patologie".

Altra particolarità di Nasion 2022 è l'alternarsi della parte scientifica con quella artistica, rappresentata da Danza, Canto, Musica, Poesia e Storia.
"Dopo lo tsunami del Covid-19, con l'aiuto dell'Arte  - continua Attilio Varricchio - vogliamo ricordare, a tutti noi che la professiamo, che la medicina senza Umanesimo non ha futuro".


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Ottobre 2022, 17:06
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