I medici si rifiutano di operare un paziente: «É antipatico e manesco»

I medici si rifiutano di operare un paziente: «É antipatico e manesco»

di Alessia Strinati
Il paziente è antipatico e manesco così i medici si rifiutano di operarlo. Al pronto soccorso dell'ospedale Mauriziano di Torino un uomo è andato più volte in escandescenza, arrivando anche a minacciare medici e infermieri, un atteggiamento veramente eccessivo che ha portato i dottori ha prendere la decisione di non operarlo.

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Gli operatori sanitari si sono appellati all'articolo 28 del codice deontologico medico, quello sulla "fiducia del cittadino" e ora la storia è finita in tribunale. Il paziente, un 48enne affetto da necrosi alla testa femorale bilaterale in preda ai dolori lancinante avrebbe offeso il personale sanitario, sarebbe andato in escandescenze minacciando i medici e rendendo il lavoro degli operatori del pronto soccorso molto più difficile del previsto. L'uomo sarebbe arrivato anche ad aggredire un infermiere e un dottore, così da diventare oggetto di un esposto.

Il paziente che per tre volte si è recato al pronto soccorso e per te volte ha avuto atteggiamenti "maleducati e maneschi" nei confronti del personale sanitario, è stato poi operato in un'altra struttura ma ha definito l'operato dei medici e degli infermieri illegittimo. I medici hanno risposto di essersi appellati all'articolo 28 della deontologia che recita: «Qualora abbia avuto prova di sfiducia da parte della persona assistita o dei suoi legali rappresentanti, se minore o incapace, il medico può rinunciare all'ulteriore trattamento, purché ne dia tempestivo avviso; deve, comunque, prestare la sua opera sino alla sostituzione con altro collega, cui competono le informazioni e la documentazione utili alla prosecuzione delle cure, previo consenso scritto dell'interessato», come riporta anche La Stampa. Ora la vicenda è finita in tribunale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Giugno 2019, 13:12
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