Maurizio Tuscano, poliziotto muore a 58 anni. Travolto da un'auto mentre lavorava

Sarebbe andato in pensione fra due anni

Maurizio Tuscano, poliziotto muore a 58 anni. Travolto da un'auto mentre lavorava

Doppio incidente: tragedia in A23. Stava terminando il turno di notte, quando è stato travolto e ucciso mentre prendeva i rilievi dopo un incidente. E' l'agghiacciante episodio avvenuto questa mattina, intorno alle 6.00, all'altezza della progressiva chilometrica 34, tra Udine Nord e Gemona del Friuli dove un agente di polizia, Maurizio Tuscano, è rimasto vittima di un sinistro. 

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Tuscano, 58 anni, abitava a Moggio (Lecco), da oltre una decina di anni. Proprio del paese del Canal del Ferro è originaria la moglie, Roberta Linda, madre di suo figlio, Mattia. L’agente era un componente attivo della Pro loco Moggese che, in segno di lutto, ha annullato due eventi in programma nei prossimi giorni. 

La rabbia del sindacato FSP

«L’ennesima giornata che funesta la Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di Udine - dice Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato -. Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio generale.

E nessuno si chiede come mai».

«Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per questo, devono essere date per scontate. È indegno continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie, una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe».

«Sarebbe andato in pensione fra due anni – racconta Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine -, era un poliziotto molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo problema».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Dicembre 2021, 15:47
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