Mattia, ai funerali la lettera della mamma: «Ricorderò l'8 giugno come il giorno più brutto della mia vita»

Mattia, ai funerali la lettera della mamma: «Ricorderò l'8 giugno come il giorno più brutto della mia vita»
Ai funerali di Mattia Roperto, il ragazzo di 14 anni travolto e ucciso da un'auto all'Infernetto a Roma, sono stati diversi i momenti di forte commozione per i presenti. Uno di questi la lettera di mamma Antonella, che al microfono dell'altare simbolico allestito nell'area giochi della parrocchia di San Corbiniano ha immaginato quelli che sarebbero stati i momenti più belli della vita di suo figlio. «Vorrei solo ricordare l'8 giugno come il giorno più brutto della mia vita», le sue parole.

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«Oggi vorrei leggervi questo, il mio desiderio di ricordarlo tutti così: nel lungo viale della vita avresti affrontato tante tappe, lo immagino, e fatto tante esperienze, portando con te la mamma, il papà e il tuo fratellino e, sicuramente, ne sono certa, i tuoi amici di sempre». «In ogni secondo che mi resterà di vivere qui - prosegue - mi chiederò cosa avresti fatto tu, che scelte avresti fatto, che percorsi intrapreso, l'uomo che saresti diventato. Mi immaginerò i tuoi sorrisi sentito i tuoi abbracci e i tuoi mille volti».

«Ma oggi, mentre ti salutiamo per l'ultima volta qui tutto insieme, Matti, voglio immaginare di festeggiare quelli che sarebbero stati i tuoi momenti più belli perché dopo non avrò più alcuna occasione per festeggiarli e non vorrò festeggiarli.
Eccoti, ti vedo qui, con tutti noi. Bello come il sole per i tuoi 18 anni, per la tua maturità. Maestoso e fiero per la tua laurea. Elegante e con il cuore colmo d'amore per una donna, magari l'amore di una vita. Oggi, seppur piangiamo di tristezza, piangiamo anche di commozione nel festeggiare la tua vita con la responsabilità più che mai oggi di viverla tutti anche un pò per te, se non è possibile viverla con te».


LE PAROLE DELLO ZIO «Mattia, sei venuto al mondo e ti abbiamo stretto al petto, un batuffolo caldo e morbido. Ti abbiamo preso per mano per accompagnarti nei primi passi. Ci hai regalato sorrisi, abbracci calorosi e tanto amore. Ci hai fatto compagnia nei giorni di festa e in quelli di normale quotidianità. Sei stato il figlio maschio e il fratello che non abbiamo avuto, hai riempito il mio cuore di gioia e di orgoglio ogni volta che ti ho incontrato», le parole dello zio.

«Mattia, sei il dono speciale che nessuno può cancellare, un soffio di vento che un attimo è finito - continua leggendo la sua lettera - un silenzio assordante, il nostro fiore appena sbocciato strappato con noncuranza. Di fronte a noi percorsi mai immaginati, sei lì, in quell'aglio anni del cuore e della mente dove ti abbiamo fissato, indelebile». «Ti sentiamo, ti vediamo, sprofondiamo rimbalzando tra gioia e dolore - conclude lo zio - confusi, incapaci di trovare l'equilibrio. Stacci vicino, dammi la forza di riprendere il nostro cammino per questa strada ora sconosciuta. Sei il nostro angelo Mattia, ti rincontreremo e staremo insieme per sempre». 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Giugno 2020, 14:17
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