Le indagini su Matteo Messina Denaro continuano senza sosta. E dopo aver messo a soqquadro tutti i covi in cui ha vissuto il super boss di Castelvetrano, un nuovo mistero deve essere risolto dagli investigatori. Tra i ritrovamenti avvenuti nei bunker del boss mafioso, infatti, spuntano anche degli abiti da donna che fanno ipotizzare che potesse avere un'amante.
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Abiti femminili
Non solo fiancheggiatori, sodali e prestatomi vari, dunque, ma Messina Denaro poteva probabilmente contare anche su una donna, un'amante, che avrebbe ospitato spesso all'interno dei covi. Tra documenti, libri, gioielli e quadri, infatti, in casa del superlatitante sono stati rinvenuti anche molti vestiti di lusso e abiti femminili. I vestiti in questione si trovavano all'interno degli armadi dell’abitazione di via San Vito. E gli inquirenti ipotizzano la presenza assidua di una donna all'interno del bunker.
L'ipotesi
Il ritrovamento fa pensare non a un incontro fugace o occasionale, ma a una vera e propria relazione stabile che il boss mafioso ha avuto in questi anni di latitanza nella provincia di Trapani. Un'ipotesi che sarebbe confermata anche da diverse voci che parlano di una donna che frequentava anche la precedente residenza segreta di Matteo Messina Denaro, quella di via San Giovanni da dove il boss sarebbe andato via diverso tempo fa. L’edificio è stato indicato dal titolare della ditta di traslochi che il boss aveva incaricato di trasportare i mobili e gli elettrodomestici per il trasferimento. L’uomo, dopo l’arresto del latitante, ha contattato gli inquirenti indicando il precedente covo e il lavoro svolto, affermando però che mobili e cassetti erano già vuoti all’arrivo degli operai.
Caccia alla donna
Al momento, ovviamente, non esiste alcuna certezza che nella vita di Messina Denaro esistesse un'amante. Ma si suppone possa essere una donna del posto, secondo quanto ricostruito da Il Messaggero. Quegli abiti, infatti, difficilmente potrebbero essere una dimenticanza, ma segno di qualcuno che frequentava casa dal boss. E proprio sui rapporti umani avuti dal boss in questi 30 anni di latitanza, carabinieri e polizia, lavorano per cercare di individuare la fitta rete di fiancheggiatori dell'uomo che hanno coperto ogni suo spostamento e attività.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 01:27
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