Insulti a Mattarella sul web, 11 indagati: anche due giornalisti e un prof universitario. «Legami con estrema destra»

Insulti a Mattarella sul web, 11 indagati: anche due giornalisti e un prof universitario. «Legami con estrema destra»

I carabinieri del Ros, con il supporto in fase esecutiva dei comandi Provinciali Carabinieri di Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania, hanno eseguito due distinti decreti di perquisizione, emessi dalla Procura di Roma, nei confronti di 11 indagati per i reati di offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.

Le perquisizioni rientrano in un più ampio approfondimento che la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo da tempo con il Ros - Reparto Anticrimine della Capitale, che già nello scorso agosto ha eseguito analogo provvedimento, per delega della stessa Autorità Giudiziaria, nei confronti un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter.

Indagato un prof universitario

In totale sono 11 le persone indagate nel procedimento coordinato dai sostituti procuratori Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito che hanno affidato ai carabinieri del Ros l'attività istruttoria. Tra loro figurano anche un pensionato, un ottico, due giornalisti di testate online, l'impiegato amministrativo di un ospedale di Roma e uno studente. E c'è anche un professore universitario, un 53enne nato a Roma che insegna all'Università del Molise e oggi è stato perquisito.

Sono accusati di offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Tre degli indagati sono militanti di estrema destra che avrebbero avuto contatti tra loro nelle strategia legata ai messaggi minacciosi postati sui social network.

I messaggi sono stati pubblicati dall'aprile del 2020 e fino al febbraio del 2021 e prendono di mira le scelte fatte dall'Italia per contrastare la diffusione del coronavirus.

Le indagini per gli insulti a Mattarella

Le investigazioni più recenti hanno consentito di rilevare la diffusione nel web di plurime condotte offensive nei confronti del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che appaiono frutto di una elaborata strategia di aggressione alle più alte Istituzioni del Paese. Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal Ros tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche grazie all'impiego del Reparto Indagini Telematiche, unità del Ros specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social delle persone coinvolti nelle azioni delittuose, di età compresa tra i 44 e i 65 anni, tra i quali figurano impiegati e professionisti.

Le perquisizioni, estese agli account telematici e ai profili social degli indagati, hanno permesso il sequestro di numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al Capo dello Stato. Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di individuare come tre dei perquisiti gravitassero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista e avessero manifestato vicinanza alle relative iniziative. Uno dei perquisiti, un professore universitario di 53 anni, è risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte (simile a Facebook). 


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Maggio 2021, 11:32
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