Massimo morì in un incidente sul lavoro: la moglie perde la causa, dovrà pagare 200mila euro
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COSA ACCADDE Il consulente del pm, un professore del Politecnico di Torino, affermò che due dei tre lavoratori avesse forzato la cabina del montacarichi per consentire all’altro di sistemare l’armadio sul tetto. Ricostruzione opposta a quella dei sopravvissuti, che dissero di aver introdotto il mobile nel montacarichi e di essere entrati in tre prima della clamorosa caduta. La Procura, archiviando il caso, si rassegnò all’impossibilità di ricostruire una dinamica precisa, ma il pm Nicola Balice scrisse comunque che la vittima «fece eseguire una operazione gravemente rischiosa».
LA BATTAGLIA La moglie di Bertasa, Lucia Madini, dopo la delusione di un processo mai partito, avviò una causa civile contro la proprietà, il gestore dell’edificio, la committenza del lavoro e l’appaltatrice della manutenzione: questi citarono le loro assicurazioni in caso di condanna. Lucia aveva dato per scontato che ci fosse la possibilità di perdere la causa: ciò che non avrebbe mai immaginato però, era di dover pagare le spese di lite a tutte le controparti, assicurazioni comprese, per complessivi 200mila euro. La moglie della vittima farà appello.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Giugno 2018, 20:35
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