È stato rinviato a giudizio a Roma l'ingegnere saudita che la notte dell'11 maggio del 2022 ha
danneggiato a bordo della sua Maserati la scalinata di Trinità dei Monti. L'uomo, un 38enne, a bordo di un suv scese per la scalinata danneggiandola.
Danni alla scalinata con la Maserati
Per questo l'ingegnere è stato rinviato a giudizio dal gup della Capitale. L'accusa nei suoi confronti è di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici: una fattispecie che prevede condanne dai due ai cinque anni di carcere. Nel processo, che inizierà nel gennaio del 2025, si è costituto parte civile il Comune di Roma, rappresentata in giudizio dall'avvocato Enrico Maggiore. Il danno era stato quantificato in circa 50 mila euro.
Il Cdm corre ai ripari
Nel frattempo il governo prepara un disegno di legge con «disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici». Il provvedimento, proposto dal ministero della Cultura, entra come integrazione nell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. La norma è pensata per contrastare gli atti vandalici contro opere d'arte e i beni paesaggistici, ad esempio come quelli commessi negli ultimi mesi da attivisti ambientalisti. L'ultimo episodio di una lunga serie si è verificato il primo aprile a Roma, dove è stato versato del liquido al carbone vegetale nella fontana Barcaccia in Piazza di Spagna.