Mascherine al chiuso, esperti divisi. Galli: «Toglierle scelta miope e populista». Bassetti: «Basta obblighi»

Proseguire con l'obbligo o abolirlo? Il dilemma del Governo e le opinioni opposte all'interno della comunità scientifica

Mascherine al chiuso, esperti divisi. Galli: «Toglierle scelta miope e populista». Bassetti: «Basta obblighi»

Mascherine al chiuso, prorogare o abolire l'obbligo di indossarle? È questo uno dei temi su cui, da tempo, sta ragionando il Governo, in vista del mese di maggio che potrebbe rivelarsi decisivo. L'idea di passare dall'obbligo alla raccomandazione è stata espressa anche ieri dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ma su questo tema anche gli esperti si dividono. È il caso, ad esempio, di Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, e di Matteo Bassetti, infettivologo e primario del San Martino di Genova.

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Mascherine al chiuso, Galli: «Togliere l'obbligo scelta miope e populista»

«Chiediamolo al presidente del Consiglio se è giusto togliere l'obbligo della mascherina al chiuso, visto che si è beccato il Covid. Il concetto è che il dispositivo di protezione è uno strumento individuale prezioso che, seppure non ci protegge al 100% dall'infezione, comunque ci protegge parecchio. Ora pensare di togliere questa misura mi sembra più che una battaglia di libertà, una scelta miope e populista. Immaginare, con questa situazione epidemiologica, che toglierla possa essere un successo e un segno di normalità non mi pare sensato. La normalità ci sarà quando la pandemia si sarà spenta e non mi pare». Così all'Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, intervenendo sulla questione dell'obbligo delle mascherine al chiuso, una misura che dovrebbe essere discussa nella Cabina di regina del Governo per valutarne l'eliminazione dal primo maggio.

Mascherine al chiuso, Bassetti: «Basta obblighi»

«La mascherina deve passare da essere un obbligo ad essere un presidio utilizzato in modo appropriato quando però serve. Altrimenti è una misura oggi fuori dal tempo e dalla scienza. Il compito del ministero della Salute non è obbligare le persone ad usare il dispositivo di protezione al chiuso ma ad usarlo nel modo migliore. Questo dovrebbe essere l'obiettivo di un ministero della Salute moderno e che sta dalla parte dei cittadini». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, intervenendo sulla questione dell'obbligo delle mascherine al chiuso, una misura che dovrebbe essere discussa nella Cabina di regina del Governo per valutarne l'eliminmazione dal primo maggio. «Dispiace - osserva Bassetti - che il ministro Speranza ascolti solo alcuni esperti che gli dicono di fare come lui vuole».
«Continuare con la politica degli obblighi nel 2022, di fronte ad una situazione diversa rispetto al 2020 e al 2021, vuol dire avere una logica anacronistica più vicina a sistemi totalitari che alle democrazie europee - aggiunge - Da oggi Biden ha tolto in Usa gli obblighi e tanti paesi europei l'hanno fatto.

Noi in Italia siamo gli ultimi, c'è troppa ideologia e politica che non giova a nessuno». Secondo l'infettivologo: «Non è che si tratta di dire che da domani si leva la mascherina ma che si leva l'obbligo mantenendo l'uso per alcuni situazioni e soggetti. Questo è quello che fa un Paese moderno». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Aprile 2022, 12:26
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