Dopo due anni di stop a causa delle restrizioni anticovid, torna nei comuni italiani la tradizione dei riti pasquali. Le processioni con statue, bande e cori sfileranno per le vie di città e paesi richiamando fedeli e spettatori. E così diversi sindaci, per prevenire una nuova impennata di contagi, stanno firmando ordinanze che impongono la mascherina anche all'aperto.
Epatite ignota, scatta l'allarme: decine di casi tra i bambini. «Rischio trapianto di fegato»
Ad oggi la mascherina è necessaria all'aperto solo in caso di assembramenti, mentre sull'obbligo al chiuso, che è ancora in vigore, il governo deciderà dopo le feste, come ha ribadito oggi Roberto Speranza. «Ora le mascherine sono essenziali. Dopo Pasqua faremo una valutazione e decideremo sul loro utilizzo, ma in questo momento raccomando di usarle quando ci sono rischi perché la circolazione virale è ancora molto alta», ha detto il ministro della Salute.
Bollettino Covid: 62.037 casi e 155 morti. In calo positivi, ricoveri e terapie intensive
Le ordinanze dei sindaci
Intanto al Centrosud - dall'Abruzzo alla Sicilia - diversi sindaci hanno deciso di ristabilirne l'obbligo per i «facchini» e i coristi, che in alcuni comuni dovranno anche sottoporsi al tampone o mostrare il Green pass rafforzato.
Sempre in Abruzzo a Lanciano (Chieti) mascherina obbligatoria per assistere a tutti i riti. «C'è una recrudescenza del Covid, serve prudenza», ha detto il primo cittadino. Stessa decisione a Gubbio (Perugia), per prevenire «un'evoluzione negativa» dell'epidemia. In Campania, il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha firmato un'ordinanza che impone il volto coperto per la processione del Cristo morto. A Sorrento (Napoli) la mascherina dovranno indossarla, sotto al costume, anche gli incappucciati che sfilano il Venerdì santo. Più in generale il governatore De Luca ha invitato i campani a togliere la mascherina «solo per mangiare la pastiera».
In Molise, a Campobasso, i cantori del Venerdì santo oltre alla mascherina dovranno avere anche il Super green pass. In Sicilia, torna la sfilata dei Misteri di Trapani: durerà 24 ore come da tradizione, ma con percorsi più brevi causa Covid e l'obbligo di mascherina. A Ragusa i portatori, oltre a coprire naso e bocca con una Ffp2, dovranno presentare l'esito negativo del tampone. In tutta l'isola quest'anno non ci saranno i fuochi d'artificio, come chiesto dalla Conferenza dei vescovi siciliani nelle scorse settimane: «Non si possono sparare i fuochi mentre in Ucraina le persone sono atterrite dal suono delle sirene e uccise dalle bombe». Da qui l'invito dei vescovi a convertire la spesa per i fuochi in aiuti ai profughi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Aprile 2022, 18:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA