Mario, a 84 anni l’esame di maturità: «Ora nuove sfide, computer e rinnovo della patente»

Mario, a 84 anni l’esame di maturità: «Ora nuove sfide, computer e rinnovo della patente»

di Lorena Loiacono

Mario come è andato l'esame? «'Na favola». Così, a caldo, Mario Marcelli commenta l'esame di maturità appena superato. Ha 84 anni, Mario, e a Fiumicino praticamente è un'istituzione. Lo conoscono tutti e in tanti, avendo saputo che stava studiando per il diploma, gli hanno chiesto: ma alla tua età, chi te lo fa fare? «Io lo faccio per me stesso. La vita mi ha insegnato tanto e non voglio certo smettere adesso di imparare. Ho capito che non bisogna mai fermarsi, altrimenti poi fai fatica a ripartire e rischi di non riuscirci più».

Ha proprio ragione, ma parliamo della maturità: è stato strano prenderla a 84 anni?

«No, no: innanzitutto non ho 84 anni, ne ho solo 80 più 4. Cambia, sa?».

Ci credo, allora facciamo così: è stato strano fare l'esame a 80 più 4 anni?

«No, perché? Ho studiato e mi sono presentato davanti alla commissione dei professori. All'Istituto Baffi di Fiumicino: diplomato in finanza e marketing. Sono soddisfatto di come è andata, forse in inglese e francese poteva andare meglio».

Di cosa ha parlato?

«D'Annunzio, le Fosse ardeatine e Ungaretti».

Ha studiato tutto da solo?

«Ho fatto il serale e poi una vicina di casa mi ha aiutato a ripassare. Sa io ho una sorta di famiglia allargata».

In che senso?

«Innanzitutto ho tanti amici, i miei vicini di casa mi hanno aiutato con l'esame. Per ripassare, per ripetere. E poi ho adottato a distanza dei bambini, in Marocco e in Cambogia. Gli mandavo i soldi per farli studiare. Come si dice: mica devo studiare solo io, no? (ride ndr). Forse è proprio per loro che mi sono rimesso sui libri».

Perché?

«Perché volevo parlarci al telefono ma non conoscevo l'inglese. Allora nel 2016 ho deciso di prendere la licenza media, mi dissero che potevo fare l'esame nel 2018 invece io dopo 7 mesi, nel 2017, mi sentivo pronto e l'ho deciso di farlo lo stesso. E ce l'ho fatta. Subito dopo ho iniziato a studiare per il diploma ed eccomi qui: 8 anni di scuola, in 4 anni di studio. Ho recuperato quello che non ho potuto fare da bambino».

E' andato subito a lavorare, da bambino?

«Sì, a dieci anni ero già falegname. Il mio lavoro comunque mi ha dato tante soddisfazioni. Ho lavorato nel cinema, lo sa?».

Davvero?

«Sì, ho fatto gli arredi per film come Otto e mezzo, Amarcord e Ben -Hur, ho lavorato con Fellini e Marlon Brando, Cleopatra con Liz Taylor e Altrimenti ci arrabbiamo. Che tempi, a Cinecittà».

Ne ha di cose da raccontare, vero?

«Sì, sto scrivendo un libro sulla mia vita, chissà se prima o poi non riesco a farlo leggere a qualcuno.

Mica sono state tutte gioie, anzi. Ho sofferto, sa? Fin da bambino».

Perché?

«Diciamo che i miei genitori non credevano in me, ci ho sofferto tanto. Però da lì ho imparato a reagire: più la vita mi vuole buttare giù e più io le voglio dimostrare che mi rialzo sempre. Mi viene una carica pazzesca. Ho avuto gravi incidenti, malattie e oggi ho un'invalidità al 100% ma non mi sono mai fermato».

Qual è il segreto?

«Provarci sempre, non bisogna farsi mai abbattere. Bisogna dire: io ci provo. E vedrai che ci riesci».

Adesso che cosa vuole provare?

«Devo imparare a usare bene il computer. Mi sono già informato, farò un corso. Ho iniziato con la didattica a distanza, per forza altrimenti non potevo diplomarmi, e voglio saperne di più. Ho il computer a casa, tanto vale saperlo usare».

Dalla falegnameria al pc, quante cose sa fare?

«Tante, gliene racconto qualcuna? Vivo da solo, ho problemi al carpale e non riesco ad abbottonarmi le camice. Così ho fatto togliere i bottoni e mettere le zip. E mi sono detto: perché non imparare a cucire? Ho comprato una macchina da cucire e faccio tutto da solo. Preparo anche il limoncello e la crema al limoncello. Glieli faccio assaggiare: i liquori mi vengono proprio bene, anche al melograno, con le prugne, le fragole. So fare anche la pasta. Se mi va la pasta all'uovo prendo lo stendarello (mattarello alla romana ndr) e la preparo. Ho imparato a fare tante cose, perché vivo da solo: mia moglie non c'è più».

Mi dispiace.

«In realtà è sempre con me: le ho costruito un posticino qui a casa, in ferro battuto, dove custodisco le ceneri. Vivo solo ma non sono solo: era il mio passerotto, non esiste nessuna come lei. Altre donne possono essere belle ma non sono lei. E' morta da 17 anni ma sono ancora innamorato La vita non è facile, lo sa? Però bisogna viverla al meglio. Mai fermarsi».

Adesso, allora, Mario che cosa farà?

«Studio il computer, glielo ho già detto: che si dimentica le cose alla sua età? Io a 84 anni e mi ricordo ancora tutto. Insomma farò un corso di computer, ma prima devo fare un'altra cosa importante».

Lo vede che c'è qualcosa che non mi ha detto? Mi dica quale

«Sento che questo è il mio momento magico. Sa che le dico? Ho già preso appuntamento: chiedo il rinnovo per la patente. Io ci provo».

 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Giugno 2021, 10:07
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