Mario Biondo, la mamma a Domenica In: «La moglie mi ha mandato il conto del funerale, mi hanno minacciato, ma non mollo»

Mario Biondo, la mamma a Domenica In: «La moglie mi ha mandato il conto del funerale, mi hanno minacciato ma non mollo»

di Silvia Natella
Mario Biondo aveva soltanto trent'anni quando è stato trovato morto in casa sua in Spagna. Mara Venier intervista la mamma nell'ultima parte della puntata di Domenica In. «Finché non uscirà la verità io non mollo», ha detto più volte nel corso degli anni la donna, che non si rassegna alla fine di suo figlio e ai punti oscuri della vicenda. Il destino del giovane italiano è cambiato il giorno in cui ha incontrato la moglie Rachel Sanchez Silva, di dieci anni più grande.

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Mario Biondo aveva una grande passione: quella di fare il cameraman. Riesce a realizzare il suo sogno quando fa del suo talento un lavoro. In honduras, durante l'edizione spagnola dell'Isola dei Famosi, conosce Rachel Sanchez Silva, presentatrice e giornalista spagnola. I due si sposano, ma non tutte le favole hanno lieto fine. Mario viene ritrovato senza vita nel maggio 2013. La procura spagnola archivia il caso come suicidio, ma la famiglia non ci ha mai creduto. 


Santina, la mamma di Mario, non nasconde la rabbia nei confronti della nuora: «Lei è sparita dopo la sua morte, anzi si è fatta sentire per dirci che voleva vendere tutto quello che era di Mario per recuperare i soldi del funerale. A mio marito aveva detto che non potevamo permetterci di acquistare le sue cose. Poi ci ha mandato 'la cuenta'. Nel giorno del matrimonio mio figlio era felice. Quando sai che stai bene, anche se non lo vedi per mesi, sei tranquilla. Sono cinque anni e mezzo che non vedo mio figlio, ma lo vorrei felice in Australia e vivo». 

In un misto di rabbia e commozione racconta il giorno in cui ha scoperto che Mario non c'era più: «Eravamo per strada in auto quando mi chiama Rachel e mi dice 'Santina, Mario è morto'. Pensavo a un incidente in motocicletta. Prenotiamo il volo per l'indomani mattina. A casa mi chiama un suo collega che mi dice 'Signora, Rachel mi ha detto di dirle che suo figlio si è impiccato'. Noi non abbiamo mai creduto, neanche per un momento, che si fosse suicidato. Quella sera lui era da solo, mentre la moglie era nel suo paese d'origine. La polizia spagnola però non ha mai verificato. Quella sera Mario aveva chattato con i fratelli parlando di una possibile festa per il loro arrivo. Non c'era niente che faceva presagire una simile tragedia». 

Dopo il ricordo e il dolore, le verità dell'inchiesta irrompono nel dialogo. C'è attesa per l'esito di una nuova autopsia. «Mio figlio è stato riesumato per la seconda volta. La prova provata che è stato ucciso sono le foto del suo ritrovamento. Mio figlio è stato posizionato in quella libreria quando era 'rigor mortis'. Il nodo troppo alto non avrebbe permesso l'impiccagione. Ha due segni, uno lasciato da una sciarpa e uno da un cavetto elettrico. Mio figlio stava facendo delle investigazioni su Rachel e lei stessa dopo aver visto un link su di lei aveva urlato 'Io no puta' (non sono una poco di buono). Ha avuto un atteggiamento come se lei fosse stata la vittima e lui l'orco. In questa trama l'orco è morto ammazzato, la vittima è rimasta viva. In quei giorni che siamo stati a Madrid dopo la sua morte, mi ha descritto la persona peggiore del mondo. Mio figlio era ancora caldo... Sono due forze contrapposte che ti fanno andare avanti: l'amore e l'odio. Sulla sua tomba ho promesso che avrei lottato per la verità e io sono una mamma che le promesse le mantiene». 

Anche Mara Venier è commossa e ricorda quel giovane cameraman che ha lavorato in tv. «Sono sicura che gli assassini di mio figlio stanno guardando la televisione. Su Twitter mi hanno anche minacciato, ma mi devono ammazzare per farmi tacere», conclude Santina.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Novembre 2018, 11:30
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