Marina Buttazzoni trovata morta in mare. Era scomparsa lo scorso 17 gennaio

Marina Buttazzoni trovata morta in mare. Era scomparsa lo scorso 17 gennaio
Tragico epilogo per la scomparsa di Marina Buttazzoni, la 55enne scomparsa lo scorso 17 gennaio in Friuli: il suo cadavere sarebbe stato trovato questo pomeriggio nelle acque antistanti Portopiccolo, in località Sistiana, in provincia di Trieste. A trovare il corpo di Marina è stata una persona che stava navigando nella zona a bordo di una barca. 

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L'identificazione della donna, dopo un primo esame, è stata confermata dalla Prefettura di Trieste che, in una nota, parla di «primi rilievi» dai quali si deduce che il corpo «appare molto probabilmente riconducibile» alla donna scomparsa. Marina, nota artigiana udinese, avrebbe compiuto 55 anni lo scorso 31 gennaio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. 



Uscita da casa della madre lo scorso 17 gennaio, un venerdì mattina, le disse che sarebbe andata a Trieste e che sarebbe tornata il lunedì sera, 20 gennaio. Marina abitava a Udine nella zona di via del Bon e quella mattina era andata a casa dell'anziana mamma, come faceva abitualmente per andare ad assisterla. Ma di lei si sono perse le tracce: qualche giorno dopo la scomparsa il fratello lanciò un appello pubblico alla trasmissione Chi l'ha visto? per ritrovare la sorella.


ERA ANDATA DAVVERO A TRIESTE Il 6 febbraio scorso la borsa con il cellulare e gli effetti personali di Marina Buttazzoni era stata ritrovata sugli scogli della baia di Sistiana, a pochi passi dal porto da una frequentatrice della zona che poi consegnò la borsa alla reception del villaggio turistico. Nella borsa, oltre al telefonino, c'erano pochi spiccioli, un biglietto da visita e un biglietto del treno per la tratta Udine-Sistiana Visogliano. La donna dunque aveva effettivamente viaggiato da Udine a Triste, come detto a sua mamma.



Nell'ambito delle ricerche in corso dopo l'attivazione del piano provinciale seguito alla segnalazione della scomparsa da Udine, il mese scorso, della donna, i Vigili del fuoco del Comando di Trieste aveva concentrato la loro attenzione nelle acque davanti al Comune di Duino Aurisina. Era risultata infatti agganciata alla cella telefonica di questa zona il telefono cellulare della donna, prima di far perdere ogni traccia.

I vigili del fuoco e le forze di polizia avevano dapprima setacciato il sentiero Rilke, in alto su un costone di roccia, poi in basso, nei pressi degli stabilimenti balneari, e infine, con sommozzatori e motobarche, l'area marina della costiera, anche con un elicottero della Protezione Civile regionale, fino al ritrovamento. 

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Febbraio 2020, 20:39
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