Maria Luigia Borrelli, infermiera uccisa: il caso si riapre dopo 27 anni. «Ecco chi è il killer del trapano»

Il caso irrisolto dell'infermiera uccisa a colpi di trapano potrebbe ottenere giustizia a 27 anni dall'archiviazione e dopo ben tre suicidi correlati. A sbloccare l'indagine il ricordo di una donna, allora bambina

Maria Luigia Borrelli, infermiera uccisa: il caso si riapre dopo 27 anni. «Ecco chi è il killer del trapano»

di Niccolò Dainelli

Un delitto irrisolto, potrebbe trovare giustizia dopo ben 27 anni. Il 5 settembre 1995 Genova si svegliò con l'omicidio di Maria Luigia Borrelli, infermiera di 42 anni uccisa con un trapano, in un basso per prostituirsi. Le uniche certezze un trapano insanguinato, un cadavere massacrato di colpi e tre suicidi. Ma il colpevole non è mai stato scoperto. Adesso, dopo così tanti anni, la Procura di Genova ha riaperto il caso, tutto grazie al ricordo di una donna, allora bambina. 

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Caso riaperto

 

La Procura di Genova riapre il fascicolo su Maria Luigia Borrelli, perché è spuntato il ricordo di una donna. «Mia madre, amica e collega della vittima, mi disse che Luigia aveva una relazione con un primario. Subito dopo l'assassinio il professore era arrivato in reparto con vari graffi, tanto che gli hanno chiesto se avesse litigato con il gatto», racconta la donna a Il Secolo XIX. Luigia, all'epoca, di giorno assisteva gli anziani, di notte affittava una camera al 64 di vico degli Indoratori di un'ex prostituta, Adriana. Luigia, dai suoi clienti si fa chiamare Antonella, è vedova e deve saldare i debiti del marito barista passato a miglior vita e finito nelle mani degli usurai. Poi ha i figli da mantenere e i soldi non bastano mai. La mattina del 6 settembre la proprietaria del basso la trova riversa a terra con un trapano verde conficcato in gola. È quello lasciato da un muratore che di giorno ristrutturava il monolocale, Ottavio Salis.

Le indagini e i suicidi

La scena del crimine è fra le più cruente che la pm titolare delle indagini, Patrizia Petruzziello, ricordi. Luigia ha un trapano nella gola e il resto del corpo martoriato con 12 colpi, tutti in organi vitali, inferti quando la poveretta era già morta. Il primo sospettato ha ecchimosi e segni sulle braccia e la sua versione non convince. Viene convocato in Procura per un secondo interrogatorio ma lui, per la vergogna di essere finito su tutti i giornali come cliente di prostitute, si getta da un cavalcavia. Salis lascia 5 biglietti, ai suoi tre figli, alla moglie, ai carabinieri. «Maresciallo, fai che la mia morte non sia stata vana. Cercate l'assassino di Antonella. So che lo troverete». A indicare il suo nome era stata la signora Adriana che non regge al rimorso e, nel marzo del '96, si toglie la vita impasticcandosi con i farmaci. Tutte le piste tracciate dagli inquirenti sono un buco nell'acqua. Da quella di un giro di usurai a quella di un marocchino autore di altri omicidi a Torino, da quella di un cliente abituale a quella di un uomo che entra insanguinato in un albergo. Le indagini porteranno a pensare anche a Donato Bilancia, il killer delle prostitute, che però nega di aver commesso quel reato. La scientifica, intanto, rileva le tracce del Dna lasciate dal killer sulla vittima: non appartiene a nessuno di loro. E a questo punto le indagini si interrompono, fino all'archiviazione. Nel 2014 anche uno dei figli di Luigia, depresso per la morte della madre, decide di togliersi la vita gettandosi dal ponte Monumentale.

La riapertura

Ma adesso potrebbe arrivare la giustizia tanto attesa. Le nuove rivelazioni, infatti, fanno luce su quanto accaduto anche se il medico di cui parla la donna è, ormai, morto pure lui. «Lo ricattava per soldi, gli diceva che sarebbe andata dalla moglie a dirle della loro relazione», potrebbe essere il movente racconta la donna. Il killer potrebbe aver usato il trapano per nascondere ferite inferte con un bisturi.

Adesso si procederà con la comparazione del Dna repertato con quello del medico defunto e non è escluso che venga chiesta l'esumazione della salma per un nuovo esame approfondito. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Marzo 2023, 01:10
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