Maria Licciardi era una boss di camorra: condannata la 'Piccerella', ispirò Scianel nella serie Gomorra

La donna fu arrestata nel 2021, ed ora è stata condannata a 12 anni e 8 mesi di carcere

Maria Licciardi era una boss di camorra: condannata la 'Piccerella', ispirò Scianel nella serie Gomorra

di Redazione web

Scianel, il personaggio di finzione della serie Gomorra, è stato ispirato ad una vera boss della camorra napoletana: Maria Licciardi, ora condannata a 12 anni e 8 mesi di carcere. Gli sceneggiatori di Gomorra, per costruire il personaggio di Scianel, interpretato da Cristiana Donadio, si sono ispirati alla Piccerella, la piccolina, questo il soprannome di Liccardi, arrestata nel 2021 e condannata dal tribunale di Napoli, ritenuta a capo del clan fondato dai fratelli, Gennaro, soprannominato la scimmia, Pietro, detto Pierino, Vincenzo, 'o chiatto, e Assunta.

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Ai vertici della famiglia

I Licciardi, con i clan Contini e i Mallardo, sono ritenuti i componenti dell'Alleanza di Secondigliano, di cui fa parte una fitta galassia di altri gruppi minori. Lady Camorra venne arrestata dal Ros di Napoli nell'aeroporto di Ciampino, l'8 agosto 2021, mentre stava per recarsi a Malaga, dove vive la figlia, fermata dai carabinieri poco prima che si imbarcasse.

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Giro d'affare milionario

Lady Camorra avrebbe gestito per decenni un vorticoso giro di affari: con lei l'Alleanza di Secondigliano avrebbe rafforzato la sua dimensione imprenditoriale investendo nella produzione e nel commercio di ogni tipo di merce, anche all'estero.

Business internazionali ma anche gestione minuta della cassa comune. Il suo nome spunta anche nell'indagine sul furto di una preziosissima copia del Salvator Mundi, dipinto del 1400 attribuito alla Scuola di Leonardo da Vinci rubato dalla Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli. L'acquisto del quadro e, in seconda battuta, l'individuazione di un acquirente, venne proposto a Maria Licciardi.

Legami con la politica

Licciardi avrebbe anche fornito appoggio elettorale a un non meglio identificato candidato alle elezioni regionali e la sua risolutezza emerge preponderante quando è costretta a gestire uno spinoso affare personale. Sua nipote si fece sfilare da una donna a cui era sentimentalmente legata, 450 mila euro ricavati dalla vendita di una villa di famiglia sul lago Garda. Per risolvere la vicenda si fece accompagnare dalla fidanzata della nipote. Lì prima l'accoltella e poi la terrorizza con pesantissime minacce in stile film horror.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 20:25
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