«Conosco casi di detenuti in condizioni peggiori delle mie e senza voce alcuna per farsi sentire», continua l'ex senatore.
E aggiunge: «Sono in balia di una magistratura cosiddetta di 'sorveglianzà che spesso nulla sorveglia e giudica con la vista corta d'una spanna. Sono mesi che ho chiesto di parlare col 'magistrato di sorveglianzà ma non ho mai avuto risposta. Ci tengo poi a ribadire che per me non chiedo alcuna grazia e invito anche a non prendere iniziative in tal senso. Ringrazio però quanti si sono mobilitati in mio favore - conclude Dell'Utri - sperando che qualcosa possa cambiare e mutare l'indifferenza in effettiva azione per migliorare le condizioni di una pena che spesso è una condanna all
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Dicembre 2017, 19:55
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