Addio Mara: uccisa a Rovigo da un virus raro a 46 anni dopo 75 giorni d'ospedale
di Giannino Dian
PAESE IN LUTTO
Mara lascia Massimiliano, suo compagno da 25 anni, i genitori Gabriella e Luigino, il fratello Massimo la cognata Silvia e i tre nipoti: Sara, Giorgia e Riccardo oltre a parenti e tantissimi amici. Operaia alla mensa dell’ex centrale Enel di Polesine Camerini, Mara ha conosciuto Massimiliano, anche lui operaio quand’era molto giovane e insieme hanno deciso di condividere la loro vita. I problemi di salute per lei sono cominciati con una diagnosi di immunodeficienza. Purtroppo con il passare degli anni, e soprattutto negli ultimi tempi, la situazione si è aggravata fino al ricovero all’Ospedale Civile di Rovigo, nel reparto neurologico, il 19 novembre 2019. Le sue condizioni si sono via via aggravate per lo sconcerto dei familiari che ora si chiedono se sia stato fatto tutto il possibile pensando magari a un trasferimento in un altro ospedale specializzato per le malattie rare.
Tantissimi sono i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno arrivando anche al papà Luigino, fratello dell’ex sindaco Roberto, ex funzionario della associazione Coldiretti, ma anche consigliere comunale e collaboratore del settimanale diocesano “Nuova Scintilla” che con il suo direttore don Vincenzo, la redazione, amministrazione e tutti i collaboratori partecipano all’immenso dolore della famiglia di Mara, così come il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, gli ex sindaci Claudio Bellan e Silvano Finotti, l’ex presidente del Consorzio di Sviluppo Angelo Zanellato, consiglieri regionali e parlamentari.
MALATTIA RARA
Spiega Luigino Zanetti: «Mia figlia Mara è mancata a causa di un virus che ha causato una Leucoencefalopatia multifocale progressiva; un virus riconosciuto senza terapia e che secondo la letteratura medica, come ci hanno comunicato i medici sia dell’ospedale di Rovigo che di Treviso, non era curabile. Ha trascorso 70 giorni in neurologia a Rovigo; con Mara la sanità si è arresa». La famiglia ha chiesto che non siano portati fiori ma siano devolute offerte per la ricerca.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 17:28
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