Manduria, pensionato ucciso. Il video delle torture della baby gang su Antonio: «Come l'avete combinato il pazzo?»

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Le urla di Antonio Cosimo Stano, alternate alle risate dei ragazzini che lo avrebbero rapinato, seviziato e ucciso in casa. Sono dettagli agghiaccianti quelli che emergono dal breve video registrato dalla baby gang di Manduria (Taranto), 14 ragazzini di cui solo due maggiorenni, indagati per la morte del 66enne, pensionato affetto da problemi psichici.

Baby gang sevizia e uccide di botte un anziano. «Su Whatsapp i video delle torture»

Mentre alcuni adolescenti registravano il video, altri aggredivano l'anziano, con le risate di sottofondo davanti a quella scena violenta e disumana. Un filmato poi fatto circolare dagli autori su WhatsApp, come dimostrano anche alcune chat intercettate dagli inquirenti. «Come l'avete combinato il pazzo?», scrive un ragazzino che aveva ricevuto quel video.

Antonio Cosimo Stano, pensionato con problemi psichici, è morto dopo 18 giorni di agonia in ospedale, dopo essere stato trovato in casa, lo scorso 6 aprile, privo di sensi e legato a una sedia, probabilmente da diversi giorni. I sospetti sono andati subito a quella baby gang che lo terrorizzava e bullizzava da anni. Lo chiamavano "Il pazzo del villaggio" e da tempo lo aggredivano, rapinavano e umiliavano.

Le violenze su Antonio Cosimo Stano, che secondo i vicini erano quasi quotidiane, erano diventate anche il soggetto di alcuni video fatti circolare dal branco su WhatsApp.
In quello al vaglio delle Procure, si vede il branco andare decisamente oltre: dopo aver fatto irruzione in casa dell'uomo, gli adolescenti lo hanno accerchiato e aggredito con bastoni, tubi flessibili da doccia, fruste e altri oggetti con cui lo hanno massacrato.



Nel filmato si vede il pensionato, morto il 24 aprile scorso dopo la lunga agonia, non fare neanche in tempo a protestare di fronte a quell'attacco. «Perché ce l'avete con me? Perché venite sempre da me...», tenta di farfugliare l'uomo mentre i primi adolescenti si avvicinano per colpirlo. Si sentono urla strazianti, miste alle risate di soddisfazione della baby gang, tutti adolescenti del posto di buona famiglia, ma che secondo alcuni vicini di casa di Antonio Cosimo Stano erano diventati i suoi aguzzini fin dal 2012. Le testimonianze, come spiega il Corriere della Sera, ora saranno al vaglio delle due Procure, quella per i minori e quella ordinaria.

Secondo le testimonianze di alcuni residenti di Manduria, tra la fine di marzo e l'inizio di aprile Antonio Cosimo Stano sarebbe stato aggredito e derubato in strada da alcuni giovanissimi bulli, vedendosi sottrarre 300 euro. Sembra che i problemi psichici dell'uomo fossero peggiorati proprio in seguito alle violenze subite dal branco: l'uomo, negli ultimi tempi, evitava di uscire di casa per paura di essere aggredito, non mangiava e non dormiva. Il contesto nel quale è stato ritrovato cadavere è di totale degrado e per stabilire le cause della morte non basterà l'autopsia, eseguita oggi dal medico legale di Bari, Liliana Innamorato, ma ci vorranno ulteriori esami di laboratorio per stabilire se la morte del 66enne sia stata causata dai traumi subiti a seguito delle aggressioni oppure, ad esempio, dallo stato di prostrazione e di degrado in cui l'anziano era caduto dopo essere stato bullizzato.

Uno dei legali che assistono gli indagati, sei ragazzi di cui un solo maggiorenne, ha comunque spiegato: «Il capo di imputazione è provvisorio, l'ultimo episodio di percosse che si ipotizza risalirebbe a febbraio. Il decesso è avvenuto a distanza di settimane. E anche in relazione alla contestazione dello stalking, si parla di presunti episodi che sono scollegati. Non abbiamo ancora alcun elemento per valutare la fondatezza o meno di queste imputazioni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2019, 22:39
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