Napoli, mamma e figlia partoriscono a distanza di poche ore: «Abbiamo condiviso tutto, anche il travaglio»

Mara, per prima, ha rotto le acque ed è diventata madre per la seconda volta. Paola, la primogenita avuta a 15 anni, ha messo al mondo sempre naturalmente un bel maschietto

Mamma e figlia partoriscono a distanza di poche ore: «Abbiamo condiviso tutto, anche il travaglio»

di Maria Pirro

Curiosa e gioiosa coincidenza al Cardarelli: mamma e figlia hanno partorito a distanza di poche ore. «Io, in anticipo, ho rotto le acque e dato alla luce Futura, 3 chili e 850 grammi», racconta Mara Barone, biologa, diventata madre per la seconda volta e, subito dopo, anche nonna. Paola, la primogenita avuta a 15 anni, ha messo al mondo Giovanni, 3 chili e 400 grammi. «Una emozione immensa», dice la ragazza ancora dolorante. 

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La gravidanza in contemporanea

 

Le due donne hanno vissuto assieme anche tutta la gravidanza perché abitano nella stessa casa, nella palazzina di famiglia a Melito di Napoli. «Al piano di sopra c'è mia mamma, Lucia, per questi bambini preziosa nonna e bisonna contemporaneamente: il suo aiuto è stato decisivo già nella scelta di portare avanti la gravidanza, quando frequentavo ancora la scuola», sorride Mara, 35enne, ricordando con orgoglio le lezioni fino a 15 giorni prima della nascita e riprese due settimane dopo il fiocco rosa. «Mai bocciata. Non ho perso nemmeno un anno e poi mi sono laureata». Paola, al pari, si è diplomata con il pancione. «Ho appena ottenuto la qualifica di operatore socio-sanitario, vorrei proseguire gli studi all'Università e diventare infermiera pediatrica, proprio perché adoro i bimbi», aggiunge, e loda l'assistenza ricevuta nel reparto. «No stop, professionale e umana».

Di più. «Ci hanno messo nella stessa camera senza che lo chiedessimo espressamente:  abbiamo potuto sostenerci a vicenda pure durante il travaglio», che così è durato - tra l'una e l'altra - quasi 48. 

«Due parti spontanei, senza complicanze: è il miracolo della vita», certifica il direttore di ginecologia Claudio Santangelo, mentre l’ostetrica Amelia Rescigno immortala con una foto le tre generazioni in una stanza d’ospedale. Con Mara che sorride e tira le conclusioni: «Da ragazzina è stata dura per l'età, ma non ho mai pensato di abortire e, visti i risultati, non è andata male; questa volta ho avuto più ansia dovuta a una maggiore consapevolezza della maternità». «Mia mamma mi ha trasmesso il valore della famiglia», interviene Paola, «anche se...». Aggiunge: «Io e lei siamo come cane e gatto».


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Gennaio 2023, 08:33
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