Mamma con la figlia neonata cacciata dall'Università di Bologna: «Scegli, o lei o il corso»

Mamma con la figlia neonata cacciata dall'Università: «Scegli, o lei o il corso»
Una giovane mamma insieme alla sua bambina di poche settimane è stata cacciata dal corso di formazione per insegnanti che si tiene all'Università di Bologna. È successo ieri, protagonista E.P., che ha raccontato i dettagli in un'intervista all'edizione locale del Resto del Carlino. La ragazza denuncia di aver ricevuto parole poco gentili da uno dei tutor responsabili delle lezioni anche se il caso poi sarebbe rientrato con le scuse dell'Università, che ha parlato di equivoco dovuto a una persona «che non è nostra dipendente» e ha ribadito che «i bambini sono assolutamente ben accolti».

Poche settimane fa, ha raccontato la ragazza, quando era ancora incinta, ha superato le preselezioni per il corso per insegnanti di sostegno organizzato dal Miur (dal costo di 3mila euro). Nei giorni scorsi sono partite le lezioni e la studentessa, nel frattempo diventata madre, aveva chiesto di seguirle insieme alla sua piccola. «Il personale mi ha detto che non c'erano problemi - spiega - e mi hanno anche messo a disposizione un'aula per allattare».

Tutto bene fino all'episodio di ieri: «Questo tutor quando mi ha visto, ha cominciato a inveire contro di me e mi ha urlato che dovevo fare una scelta: o stare con mia figlia o seguire il corso».
La vicenda è stata segnalata con una lettera, firmata da tutti i corsisti (tra i quali c'è un'altra neo-madre, ieri non presente) all'Ateneo, alla Regione e al Comune. Daniela Tacconi, dirigente dell'area formazione dell'università, si è scusata: «Le due mamme sono rientrate a lezione appena lo abbiamo saputo. L'anno scorso non era prevista copertura assicurativa per le studentesse con figli nelle aule, ma da quest'anno sì», ha spiegato, ricordando che «la nostra politica è improntata alla massima accoglienza».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Luglio 2019, 11:21
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