Rovigo, bimbo ha la febbre: mamma costretta ad aspettare al freddo fuori dal pronto soccorso, la denuncia del sindaco

Il bimbo ha la febbre, mamma costretta ad aspettare al freddo fuori dal pronto soccorso: la denuncia del sindaco FOTO

Ha atteso il turno per accompagnare il suo bambino al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli di Adria (Rovigo), con il piccoletto in braccio nel garage delle ambulanze, trasformato in una sorta di sala d’attesa per l’esecuzione del tamponi anti Covid e del medico di turno. Madre e figlio hanno aspettato al freddo, come ha denunciato il marito. A mitigare i rigori dell’inverno un generatore di calore. Una situazione non nuova per il nosocomio adriese della quale sembrano accorgersi in ritardo i sindaci e gli.

A denunciare il fatto è il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli.

"Ieri sera sono stato contattato da una famiglia che si è recata al Pronto Soccorso di Adria e ha dovuto attendere l'accettazione all'esterno, al freddo, con il bimbo piccolo che stava male - premette Pizzoli - Questa mattina ho scritto alla direzione dell'Ulss5, perché se esistono delle regole, esiste anche il buon senso e quest'ultimo può anche cambiare le regole, perché queste situazioni non succedano più, a nessuno".

Poi aggiunge, anche per calmare le acque e dare a Cesare quel che è di Cesare: "Detto questo mi preme anche fare una considerazione, sulla nostra sanità pubblica, da Adria a Rovigo per arrivare a Padova, come molti anch'io e la mia famiglia abbiamo avuto bisogno di cure anche importanti ed ho sempre riscontrato una grande professionalità e disponibilità nel personale, in questi anni messo a dura prova, certo che si può e si deve migliorare, ma credo che rispetto a tante altre parti d'Italia possiamo davvero sentirci riconoscenti e fortunati, questo di rado lo affermiamo e a mio avviso è giusto ricordarlo".


Ultimo aggiornamento: Sabato 17 Dicembre 2022, 21:08
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