Trombe d’aria, allagamenti e frane: il maltempo flagella il Mezzogiorno

Trombe d’aria, allagamenti e frane: il maltempo flagella il Mezzogiorno

di Mario Landi

Il maltempo imperversa al Sud. Si moltiplicano trombe d’aria, allagamenti e frane, con le situazioni più preoccupanti registrate in Puglia, Sicilia e Calabria, mentre a Ischia è stata un’altra notte fuori casa per gli evacuati. A Venezia, invece, il Mose ha permesso alla città di restare all’asciutto, con “solo” 70 centimetri d’acqua, nonostante la marea abbia toccato i 121 centimetri alla Bocca di Porto del Lido.
È dunque il Mezzogiorno sotto tiro. Le correnti meridionali umide e instabili si sono rapidamente tramutate in forti piogge, vento e temporali, in particolare sulle zone costiere. Per questo il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha convocato una riunione dell’unità di crisi, in modo da tenere sotto controllo l’evolversi della situazione. Nelle prossime ore, stando sempre ai dati dei meteorologi, la situazione dovrebbe comunque migliorare, con le piogge che si sposteranno su Triveneto, Lombardia e Piemonte orientale. Prevista, invece, allerta gialla in Toscana e Umbria per temporali e vento.
Le forti piogge hanno causato allagamenti e forti disagi soprattutto in Calabria, nella zona compresa tra le province di Crotone e Catanzaro. Ripercussioni si sono avute anche sulla circolazione ferroviaria, con treni sospesi per i danni causati dal maltempo. La zona più colpita è quella del comune di Isola Capo Rizzuto dove alcuni tetti delle case sono volati via e le auto sommerse dall’acqua e trascinate per centinaia di metri. Per fortuna non si segnalano vittime, ma solo ingenti danni che hanno portato il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, a chiedere lo stato di calamità.
Temporali e disagi si registrano anche in Puglia, dove era stata diramata l’allerta arancione.

Una tromba d’aria, in particolare, si è abbattuta in Salento. Maltempo anche in Toscana, dove a causa di alcuni allagamenti nella Maremma è stata chiusa per ore la strada regionale tra Sgrilla e Sgrillozzo, nel Grossetano. A Saturnia, invece, le celebri cascatelle naturali sono state invase dal fango e quindi impraticabili. Meglio è andata invece in Sicilia, dove le piogge torrenziali di sabato hanno concesso una giornata di tregua. In un primo bilancio del nubifragio che ha colpito la provincia di Messina, si parla di oltre un milione di euro di danni.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2022, 06:15
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