Maltempo, due morti in Piemonte: la Regione chiede lo stato di emergenza
«Il Po è salito di 3,5 metri»

Maltempo, due morti in Piemonte: la Regione chiede lo stato di emergenza «Il Po è salito di 3,5 metri»
Maltempo, il Nord Italia è stato colpito nelle ultime ore da una violenta ondata di piogge e temporali: due i morti finora, più due dispersi nell'alessandrino, ritrovati vivi. I due dispersi sono due anziani a Mornese, comune di circa 700 abitanti nell'alto Monferrato, che sono stati ritrovati sani e salvi, secondo quanto emerso dopo il vertice in Prefettura. I morti sono invece un tassista della zona di Arquata e un anziano nel torinese, finito fuori strada per colpa dell'asfalto viscido.

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Il tassista era partito ieri per condurre un rappresentante inglese in un golf club di Serravalle, ma sarebbe stato travolto dall'acqua dei numerosi rii esondati nella zona. Il cliente è stato invece ritrovato e sta bene. «Apprendiamo con dolore che un tassista genovese disperso da ieri ha perso la vita mentre portava un passeggero a Serravalle. Il nostro pensiero va lui e a tutto il Piemonte, fortemente colpito dall'ondata di maltempo soprattutto nella zona dell'alessandrino», ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

 
 

PIEMONTE CHIEDE STATO DI EMERGENZA La Regione Piemonte chiederà lo stato di emergenza per i danni causati dal maltempo delle ultime ore nell'Alessandrino. Lo rende noto il presidente della Regione, Alberto Cirio, in prefettura ad Alessandria per fare il punto sulla situazione. «Quando conteremo i danni, oltre a far piangere il cuore, non possiamo lasciare soli sindaci e privati, abbiamo bisogno che lo stato ci sia», è l'appello del governatore piemontese.

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LIVELLO PO SALITO DI 3,5 METRI Il Po si è gonfiato di oltre 3,5 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul Nord Italia fra Piemonte, Liguria e Lombardia. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sui livelli del fiume al Ponte della Becca a Pavia in relazione all'ultima ondata di maltempo, che sta causando frane e allagamenti. Sotto pressione - sottolinea la Coldiretti Lombardia - anche i grandi laghi del nord con il Maggiore che è vicino al massimo storico del periodo con un grado di riempimento di oltre il 160% e un'altezza di 198 centimetri sopra lo zero idrometrico.
Lo stato del Po - spiega Coldiretti - è emblematico della situazione di sofferenza del bacino idrografico del nord in cui si sono verificati smottamenti ed esondazioni dei corsi d'acqua dopo giorni di pioggia torrenziale con l'Italia colpita da più di 3 nubifragi al giorno dall'inizio dell'autunno con tempeste, vento e grandine lungo la Penisola, il 18% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


EMERGENZA RIENTRATA A MILANO È rientrata, a Milano, l'emergenza dovuta alle intensissime precipitazioni che si sono abbattute sul capoluogo lombardo e su tutta la regione Lombardia, nelle ultime 48 ore. I Vigili del Fuoco e la Polizia Locale, infatti, non hanno più interventi aperti per allagamenti o interruzioni. I sottopassi che durante i nubifragi si erano allagati sono tutti riaperti da ieri pomeriggio, la circolazione stradale è scorrevole e il livello dei fiumi è tornato normale (con qualche preoccupazione in più per il Lambro). L'allerta meteo è stata sospesa, mentre rimane attivo il monitoraggio preventivo dei corsi d'acqua, senza particolari preoccupazioni anche per via del miglioramento meteorologico previsto nelle prossime ore.

MASSI CONTRO AUTO NEL BIELLESE A causa delle abbondanti piogge cadute nella notte, diversi massi di grosse dimensioni hanno invaso la carreggiata della SP 100 che attraversa la Valle Cervo e porta da Biella a Piedicavallo. Un'auto in transito, con a bordo due giovani residenti a Biella, non ha fatto in tempo a frenare ed è andata a sbattere contro un grosso sasso. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale della provincia che hanno provveduto allo sgombero della strada ripristinando la normale circolazione.

RIATTIVATA LA CIRCOLAZIONE GENOVA-MILANO E GENOVA-TORINO Intanto è stata riattivata a partire dalle 6 la circolazione sulle linee Genova-Milano e Genova-Torino, interessate dal forte maltempo. Lo riferisce Rfi, precisando che sulla Genova-Milano i treni viaggiano a velocità ridotta tra Arquata e Cassano, e è prevista la cancellazione di alcuni treni a lunga percorrenza. Rfi segnala inoltre che sulla Genova-Torino i treni viaggiano a velocità ridotta tra Novi Ligure e Arquata.

Al momento è prevista una riduzione dei viaggi, con la cancellazione dei treni della relazione Alessandria-Arquata. Rimane poi interrotta la circolazione sulla Genova-Acqui tra Ovada e Campoligure, dove è stato istituito un servizio sostitutivo con bus che percorre via autostrada. Le squadre tecniche di Rfi, composte da oltre 60 tecnici, sono ancora al lavoro per ripristinare la piena efficienza dell'infrastruttura. Il programma dei treni in circolazione è consultabile su Trenitalia.com.

Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Ottobre 2019, 11:23
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