M5s, fronda governista pronta a votare Draghi

M5s, fronda governista pronta a votare Draghi

di Alessandra Severini

Acque sempre più agitate nel Movimento 5 stelle: lo scontro fra contiani e governisti si fa sempre più acceso e l'ennesima scissione appare ormai inevitabile. Sarebbero una ventina i deputati ma solo tre o quattro i senatori pronti a lasciare. Nelle sempre più aspre riunioni via zoom qualcuno li ha accusati di fare il gioco di Di Maio. Espressamente convinto a non smarcarsi dal governo é il capo dei deputati pentastellati Davide Crippa: «dall'opposizione non si può migliorare la vita dei cittadini, il M5S finirebbe per fare solo propaganda». «Noi siamo coerenti - ha detto Conte ai suoi - ora sta a Draghi decidere. Il paese è in una situazione drammatica, gli chiediamo di inserire nell'agenda di governo le priorità che gli abbiamo indicato».

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In realtà tutti sembrano in attesa che i Cinque Stelle dissidenti annuncino l'addio a Conte ancor prima del voto di domani. Così facendo Mario Draghi potrebbe revocare le dimissioni e incassare il voto favorevole prima al Senato e poi alla Camera. Domani sarà comunque il giorno della verità. Le comunicazioni del presidente del Consiglio ed il successivo dibattito sulla fiducia con il voto partiranno dal Senato.

Saranno comunicazioni fiduciarie quindi ci sarà l'intervento del Primo ministro, la discussione e il voto nominale su risoluzioni di fiducia. Il fatto che si voterà la fiducia con il sistema della chiama nominale viene interpretato da molti come un segnale di una prosecuzione del governo guidato dall'ex governatore della Bce. Intanto si moltiplicano gli appelli per convincere il premier a restare. Dopo quello di sindaci e imprenditori si è mosso anche il mondo dell'associazionismo. Un documento firmato fra gli altri da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, esprime profonda e sincera preoccupazione e chiede di scongiurare una crisi di governo. Altro appello è venuto dai rettori delle università. Ieri in alcune città come Roma e Milano si sono svolte delle manifestazioni per chiedere al premier di restare.


Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Luglio 2022, 07:38
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