M5S, Dessì e l'affitto popolare a 7 euro. Di Battista e Di Maio: "Dobbiamo indagare"

M5S, Dessì e l'affitto popolare a 7 euro. Di Battista e Di Maio: "Dobbiamo indagare"
Una nuova polemica su Emanuele Dessì, il candidato del M5S nel listino proporzionale del collegio Lazio 3 già al centro della bufera per l'amicizia con Domenico Spada, un pugile proveniente dal clan di Ostia, e per un post in cui si vantava di aver pestato un rumeno per strada che l'aveva insultato e aggredito mentre era in strada con la moglie.



'Piazzapulita' ha infatti mostrato il contratto d'affitto per un'abitazione popolare a Frascati (Roma), la cittadina di Dessì: l'uomo, già consigliere comunale nel comune tuscolano, paga poco più di sette euro al mese (circa 93 euro all'anno).

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Una posizione, questa, che ha creato più di un imbarazzo nel Movimento, che a Roma, con l'operato della giunta Raggi, ha dichiarato guerra a 'Scroccopoli'. Il primo ad esprimersi in merito era stato Alessandro Di Battista, uno degli esponenti di spicco dei 5 Stelle che però ha deciso di non ricandidarsi: «La foto con Spada non conta nulla, lo stesso ministro Delrio premiava un pugile della stessa famiglia in un'altra foto. Credo sia dovere indagare a proposito dell'affitto, bisogna andare a fondo».

All'ormai ex deputato romano ha fatto eco anche Luigi Di Maio, leader del M5S: «Io sono il capo politico del movimento e il mio dovere è tutelare il movimento. Grazie ai giornalisti che hanno fatto gli approfondimenti. Abbiamo avviato tutti gli accertamenti stamattina, se dovesse essere vero quello che sta emergendo, allora non avremo nessun problema sul fatto che queste persone non possono stare nel movimento, quindi dateci il tempo di fare gli accertamenti».



Anche Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della Regione Lazio, dopo aver difeso a spada tratta Dessì, ha deciso di fare un passo indietro alla luce della nuova rivelazione. Queste le sue dichiarazioni: «Il tentativo del Pd e di alcuni giornali di associare il nostro candidato al Senato Emanuele Dessì agli Spada o di definirlo un picchiatore è qualcosa di miserabile. Piuttosto su una cosa credo invece che il candidato M5S debba assolutamente chiarire: la sua casa, il canone da 7 euro ecc. Stanno emergendo opacità che il M5S non può accettare. Per quanto mi riguarda la trasparenza vale più di ogni cosa».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Febbraio 2018, 13:36
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