Lupo decapitato, l'appello sul web: «Settemila euro a chi dà informazioni». Cosa è successo

Lupo decapitato, l'appello sul web: «Settemila euro a chi dà informazioni». Cosa è successo
Poco più di due settimane fa, il 13 novembre, la testa di un lupo fu ritrovata appesa ad un cartello tra i comuni di Lanzo e Germagnano, nel torinese. Un ritrovamento choc, su cui ora l’associazione animalista LAV vuole vederci chiaro: per questo offre una ricompensa di settemila euro per chi fornirà informazioni utili ad indagare sulla barbara uccisione dell’animale.

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L’accaduto ha provocato forte preoccupazione nella LAV e in altre associazioni animaliste, per paura dei bracconieri. «Un avvertimento in stile mafioso per far capire che da quelle parti i lupi sono destinati a essere uccisi da mani vigliacche, in piena violazione delle norme - si legge nel comunicato dell’associazione - ogni segnalazione ricevuta sarà da noi inoltrata ai carabinieri che svolgeranno le dovute indagini, questa uccisione non deve restare impunita».
 

Anche il WWF si è espresso sulla questione: «Chiediamo ci sia un rapido intervento dei carabinieri forestali - hanno fatto sapere in una nota - e che la Procura attivi le procedure necessarie per perseguire e punire i responsabili di questo vero e proprio scempio contro la natura».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Novembre 2018, 13:04
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