Strage a Latina, i commenti a Luigi su Fb: "Lascia le tue figlie e consegnati". Poi la valanga di insulti

Strage a Latina, i commenti a Luigi su Fb: "Lascia le tue figlie e consegnati". Poi la valanga di insulti
La pagina Facebook di Luigi Capasso, il carabiniere che ha sparato alla moglie, ucciso le figlie e si è suicidato, è invasa di commenti che hanno occupato la timeline per tutte le ore della trattativa. I social come luogo di trattativa, di preghiera, di estrema ratio per farlo desistere dal suo intento omicida e infine come luogo di insulto. 



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Seguendo le notizie dei tg, gli utenti di fb hanno commentato le foto che comparivano sul profilo del carabiniere pensando e sperando che lui potesse leggerli. «Consegnati, lascia andare le tue figlie», gli hanno scritto stamani, «lascia andare le bambine Luigi, tutto si può ancora sistemare ma se fai loro del male non vivrai più dal dolore. Sono sicura che sei un bravo papà e vuoi solo il meglio per loro, lasciale andare Luigi! Apri quella porta e fatti aiutare! Forza Luigi». C'era anche chi, timoroso di inquinare la trattativa quando Capasso era barricato in casa, ha chiesto il silenzio: «Smettete di commentare - scriveva Jessica - aggravate solo la situazione».

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Un ragazzo ha postato una foto di Gesù, un'altra ha aggiunto un'emoticon con le mani giunte in segno di preghiera seguite dal messaggio: «Luigi, non fare cose che potrebbero rovinare per sempre la tua vita ma fai in modo che tutto si risolva in modo positivo». Raffaele, nemmeno lui amico del carabiniere, gioca un'altra carta: «Dai Luigi, oggi è il mio compleanno anche se non ci conosciamo fai questo regalo a me ma soprattutto a te e al futuro delle tue bambine, esci da quella stanza da padre». Gli scrive anche un altro carabiniere: «Collega consegnati ai colleghi, i bambini non c'entrano nulla!».



Poi l'epilogo più brutto, la notizia che Capasso aveva ucciso le figlie per poi suicidarsi. «Troppo tardi ha sterminato tutta la famiglia», scrive Giovanni. E quelli che prima erano appelli alla calma e a non fare del male alle figlie, si sono trasformati in insulti, parolacce. «Che tu possa marcire all'inferno», scrive Fabio. Gli fa eco Carmela: «Ma cosa hai combinato, che c'entrano le tue figlie. Povere bambine, le hai fatte morire di paura e poi le ai ammazzate». Alessandra cerca di tirare le somme di questa vicenda: «I momenti di follia non devono esistere in un paese civile. Come mai questi uomini così giovani non riescono ad accettare la fine di una relazione? Se tutti quelli che si separano dovessero uccidere allora avremmo una guerra civile, no?». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Febbraio 2018, 20:00
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