Elettrodi nel midollo, così Michel, paralizzato, è tornato a camminare

Elettrodi nel midollo, così Michel, paralizzato, è tornato a camminare

di Greta Posca

Ora camminano, nuotano, pedalano. A tutti e tre, vittime di incidenti, avevano dato zero chance di tornare a mettersi in piedi. E invece la scienza ha risposto. Uno di loro è italiano. Si chiama Michel Roccati, torinese, 30 anni. Era paralizzato dal 2017, dopo un incidente in moto. Gli avevano detto che non avrebbe camminato mai più. «L’anno scorso ho saputo che cercavano volontari per questo esperimento e ho scritto una mail per poterne far parte, non sapevo nient’altro». E ora la sua vita è di nuovo cambiata: «I primi passi sono stati qualcosa di incredibile, un sogno».

Roccati è tornato a camminare grazie a un dispositivo realizzato da un gruppo di ricerca coordinato dal Politecnico di Losanna, al quale ha partecipato anche l’Italia con Silvestro Micera, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Lo scorso agosto si è sottoposto a un intervento chirurgico in cui gli sono stati impiantati degli elettrodi nella colonna vertebrale e un dispositivo nell’addome che raccoglie i dati in arrivo da un tablet, sul quale i pazienti possono selezionare il tipo di movimento che vogliono fare. I segnali vengono inviati agli elettrodi che provocano la contrazione dei muscoli, generando in questo modo movimenti complessi. In appena un giorno Michel ha ripreso a camminare. I progressi sono proseguiti nelle settimane successive e, seguendo un piano di allenamento, i volontari sono stati in grado di recuperare massa muscolare, muoversi in modo più autonomo e prendere parte ad attività sociali come bere un drink in piedi al bar. Ora Michel sale e scende le scale, nuota e punta, in primavera, a percorrere almeno un chilometro.


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Febbraio 2022, 08:29
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