Loretta Rossi Stuart, il figlio Giacomo Sy presto fuori dal carcere: «Detenuto illegalmente, una vittoria per i diritti di tutti»

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di Ilaria Del Prete
Una buona notizia per Loretta Rossi Stuart e suo figlio Giacomo Sy, il ragazzo detenuto nel carcere di Rebibbia - nonostante sia affetto da disturbo bipolare - a causa della mancanza di posti nelle Rems, le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari chiusi per legge. Dopo dieci mesi di reclusione e altrettanti battaglie portate avanti da mamma Rossi Stuart con l'appoggio della garante dei detenuti Gabriella Stramaccioni e le avvocatesse Valentina Cafaro e Giulia Borgna dello studio legale Saccucci and Partners, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accolto la richiesta di misure urgenti per l’immediata liberazione di Giacomo.

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La notizia, spiega Loretta, è arrivata «nel momento più buio della sofferta storia di illegale detenzione di mio figlio, con la minaccia del contagio e il deprecabile sovraffollamento delle carceri (colloqui sospesi e non rimpiazzati da telefonate o collegamenti Skype regolari, infatti non ho sue notizie da 16 giorni!)». Un sospiro di sollievo per la famiglia ma anche «una vittoria che andrà a beneficio dei molti i cui diritti non sono stati rispettati, come quelli di Giacomo Sy. Lui, da 10 mesi illegalmente detenuto, è molto provato ma anche fiero e coraggioso, non ha perso il controllo sapendo di essere trattenuto in carcere senza titolo».

«Come madre e donna che si batte per il sociale, so che è solo l'inizio, ma, per il momento, godiamoci questo primo risultato! L'assurdo è che non ho ancora potuto dare la buona notizia a Giacomo...», ha concluso Loretta. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Aprile 2020, 18:54
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